Medaglia di bronzo individuale, personale frantumato grazie al tempo di 2.12.09 ed infine una meravigliosa medaglia d’oro a squadre, Yassine Rachik non poteva chiedere più di così: “No, meglio di così non poteva andare, è tutto bellissimo, è stata una gara tosta, ai 32 km sentivo i crampi e non volevo crederci, ho stretto i denti e tenuto duro fino alla fine perché volevo davvero questa medaglia”, le sue parole a Sportal.it.
“In realtà ho iniziato a crederci solo ieri perché solo ieri il mio allenatore mi ha detto che se avessi fatto il personale avrei potuto vincere una medaglia”.
“La dedico ovviamente alla mia famiglia, al mio fisioterapista Michele Caldara, alla federazione, alla mia società che mi ha aiutato molto, all’Atletica Cason Innocento e alla ditta Casone perché ci sostengono tantissimo, grazie davvero a tutti”.