Poco più di un anno dopo il beffardo quarto posto ai giochi di Rio, è ancora tempo di lacrime per Vanessa Ferrari.
Questa volta però la fuoriclasse della ginnastica italiana piange per un gravissimo infortunio, che potrebbe aver segnato la fine della carriera dell’atleta bresciana.
Durante la seconda diagonale della finale del corpo libero ai Mondiali di Montreal, infatti, l’azzurra dell’Esercito si è infortunata gravemente, uscendo dalla pedana su una sedia a rotelle e tra le lacrime.
Si sospetta la rottura del tendine di Achille del piede sinistro, lo stesso che era stato operato un anno fa. La Ferrari aveva aumentato la difficoltà dell’esercizio per tentare di portare a casa una medaglia in una finale alla portata del suo enorme talento, ma ancora una volta la fortuna non è stata dalla sua parte.
Vanessa si è infortunata nel flic del salto tempo ed è atterrata in pedana con il viso: immediatamente soccorsa dallo staff medico, la Ferrari, che aveva provato ad aumentare il coefficiente di difficoltà dell’esercizio per arrivare a medaglia, ha poi commentato l’infortunio: “Ho provato a vincere, mi sentivo bene, avevo provato i salti in allenamento, anche se mi facevano male i tendini, ma ormai sono abituata. Non ho sentito dolore sul momento, ma solamente il tendine che si staccava, non ho nemmeno provato a rialzarmi perché avevo capito che il tendine era andato. Ho guardato il piede che mi faceva male e ho visto che c’era un buco”.
L’oro è andato alla giapponese Mai Murakami davanti alla statunitense Jade Carey. Lara Mori, la seconda azzurra in finale, ha