Volley: bis iridato della Polonia

Finisce come quattro anni fa: la Polonia concede il bis vincendo ancora i Mondiali maschili di Pallavolo. Al Pala Alpitour di Torino, gli uomini di Vital Heynen si sono imposti per 3-0 sul Brasile (28-26; 25-20; 25-23) mettendo in bacheca il terzo titolo iridato della loro storia (il primo risale al 1974). Kurek migliore in campo con 24 punti personali, top scorer assoluto della Polonia e della finale.

Il primo set comincia con la sfida a colpi di schiacciate fra Kurek e Wallace, i quali tengono le squadre vicinissime nel punteggio sino al break creato dal contrattacco di Szalpuk: con la Polonia che sale 14-11. I polacchi entrano in fiducia: Kubiak si dimostra pronto a salire in cattedra. Sul 20-16 sembra che il parziale possa andare in archivio, ma il Brasile ha un sussulto e con due ace consecutivi di Lipe si riavvicina per il 21-20. Si arriva quindi in volata: i muri di Bieniek da una parte e Lucas dall’altra tengono incollate le contendenti. Poi Evandro pareggia per i verdeoro a quota 23. E’ il preludio ad un set che si conclude ai vantaggi. L’equilibrio persiste per qualche scambio, ma a spezzarlo ci pensa Kurek che intercetta la botta di Wallace e mette a referto il 28-26 che vale l’1-0 per la Polonia.

La seconda “ripresa” vive un po’ sul canovaccio dell’inizio match: i campioni in carica cercano di mettere subito del gap fra loro e gli avversari, ma i brasiliani fanno capire di voler rimanere a contatto. In corrispondenza del secondo timeout tecnico, i polacchi sono avanti per 16-13 grazie ai primi tempi di Nowakowski e al tocco intelligente di Kubiac che passa fra le mani larghe del muro carioca. Il team allenato da Dal Zotto fatica a trovare contromisure per arginare i rivali. Kurek allora si carica i suoi sulle spalle: con una battuta vincente e la finalizzazione di un contrattacco piuttosto articolato spiana la strada al 2-0, che si materializza quando Kubiak sfrutta un mani-out per fare 25-20.  

La compagine in maglia biancorossa cavalca l’onda e in completa trance agonistica inaugura il terzo parziale. Il muro di Kochanowski su Wallace per il 5-2, sa già di colpo del ko. Il Brasile va in bambola e inizia a sbagliare anche le cose più elementari, mentre i polacchi scappano veloci addirittura sull’8-3. Kubiak e soci sono dei rulli compressori inanellando un punto dopo l’altro, i fondamentali poi – in particolare la ricezione – sono perfetti. L’errore millimetrico di Wallace, scovato dal Challenge, manda gli uomini di Heynen sul 15-8. All’improvviso però, i sudamericani tirano fuori le ultime scorte di energie nervose. Abbozzano un ultimo tentativo disperato di rientro, che non trova riscontro positivo: Kurek infatti si fa trovare nuovamente pronto appoggiando in maniera vellutata sul taraflex verdeoro il punto del 14-19. E’ il momento che posiziona la Polonia sul rettilineo finale della gara. Sembra tutto fatto, ma Evandro non è d’accordo. Quasi dal nulla, il Brasile si ritrova sotto soltanto 21-22. Succede tutto il contrario di tutto. L’unica cosa sicura è il braccio armato di Kurek che nella confusione si erge ancora una volta ad MVP della sfida griffando il punto del 25-23, che certifica il 3-0 della Polonia.

La medaglia di bronzo del torneo iridato è andata invece agli Stati Uniti, che nella finale valevole per il terzo posto sono riusciti a rimontare la Serbia vincendo 3-1 (23-25; 25-17; 32-30;  25-20). 


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