L’80enne Giorgio Maria Bortolozzi era stato fermato poco tempo fa dall’antidoping: atleta di salto in lungo e salto triplo, il vegliardo è stato trovato positivo al farmaco Dhea.
Ex medico in pensione, si è difeso parlando ai microfoni di Libero Quotidiano. E il motivo dell’assunzione del farmaco proibito è inaspettato: “Serve all’organismo per generare gli ormoni sessuali, sia nell’uomo che nella donna. Ma con il passare degli anni la produzione naturale cala. Hanno scritto che il Dhea è come il Viagra, ma non è così. Il viagra è un vasodilatatore, il Dhea mantiene alti i livelli ormonali nel corso degli anni. Insomma mantiene vivo il desiderio”.
A sentire Bortolozzi il metodo funziona eccome: “Tre o quattro volte al mese riuscivo a farlo, dopo i 75 anni in effetti ho perso un po’ di brillantezza. Sapete quanti anziani dopo gli 80 anni fanno sesso? Il 20% secondo statistiche. In compenso il 30% dei cinquantenni senza il Viagra non ce la fa”.
Purtroppo per lui, però, non aver dichiarato l’uso del Dhea gli è costato caro: “Non lo sapevo, ma non c’è motivo di considerarlo doping: se presente in quantità fisiologica fa bene. Io ne parlo anche ai miei avversari in pedana. Dopo questa vicenda mi stanno telefonando da tutta Italia”.