Le parole di Alessandro Ossola
Ci sarà anche l’atleta paralimpico Alessandro Ossola lunedì tra gli ospiti di Sky Inclusion Days, una giornata di incontri, testimonianze e performance che si terrà a Milano dalle ore 9.00 al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.
“Sono molto contento di partecipare, l’ho già fatto lo scorso anno ed è bello oltre che importante parlare di inclusione. Si tratta di un concetto in continua evoluzione. Io terrò un breve discorso legato a serenità e felicità, con anche un accenno su come ottenerle in base alla mia storia”, ha spiegato a Sportal.it il torinese classe 1987.
“Ho sempre visto lo sport come un’opportunità di crescità. Per me è stato proprio una rinascita per uscire da un tunnel in cui a volte si può finire. Credo sia importante sorridere e sdrammatizzare, anche se non siamo robot. Però un po’ bionico io lo sono (ride, ndr)”.
“Se mi dici Parigi cosa ti rispondo? Una bella croque-monsieur – scherza ancora Ossola fingendo di non sapere dell’appuntamento paralimpico -. Da quando sono finiti i Giochi di Tokyo si siamo messi a lavorare duramente. Ho già ottenuto il tempo minimo ma ora toccherà alla Federazione decidere chi mandare in Francia. Se non dovessero scegliermi sarei comunque contento se ci andasse un giovane. Io la mia esperienza a cinque cerchi l’ho fatta”.
Chiosa sul futuro: “Mi reputo un sognatore, ho tanto obiettivi nella vita. Penso anche e soprattutto al circuito di padel inclusivo che abbiamo creato. Si tratta di uno sport che avrà grande successo nei prossimi anni. Dopo l’atletica mi dedicherò a quello”.