Antonio Faravelli, viticoltore e golfista originario di Montù Beccaria, nell’Oltrepò Pavese, nonché titolare delle Cantine Vitea e ideatore del progetto “Golf and Wine 1895”, ha presenziato a un evento esclusivo a Milano: “Arte nel Cuore – È Natale”, che si è tenuto presso Palazzo Lombardia.
Faravelli ha avuto modo di illustrare ad alcuni tra i presenti il progetto di rilancio legato al marchio “Golf and Wine 1895”. Faravelli ha inoltre condiviso un pezzo di storia: ha presentato al presidente Fontana una lettera originale, datata 8 gennaio 1908, scritta dal compositore Giacomo Puccini al Barone Giuseppe Weil Weiss.
Questo documento, ereditato dalla sua famiglia, apparteneva al suo antenato Santino Mainoli, vissuto in Lomellina nel XIX secolo e amico del bisnonno di Faravelli. Quest’ultimo, viticoltore e cacciatore, era noto per i suoi viaggi a cavallo dall’Oltrepò Pavese alla Lomellina, trasportando botticelle di vino per partecipare a battute di caccia e cene conviviali nelle tenute degli amici. Tra questi spiccava proprio il Barone Weil Weiss, proprietario terriero e conoscente di Giacomo Puccini, il quale era appassionato dei vini dell’Oltrepò, in particolare del Bonarda e dei bianchi frizzanti come il Pinot della valle Versa.
La lettera, un invito di Puccini al Barone per partecipare a una celebre battuta di caccia con amici – tra cui il bisnonno di Faravelli e il nonno di Beppe Mainoli – testimonia una tradizione di convivialità e passione per il buon vino, iniziata nel 1895 e arrivata fino ai giorni nostri. Il presidente Fontana si è mostrato particolarmente colpito e felice di leggere questo prezioso documento storico, che racconta non solo una pagina di vita del celebre compositore, ma anche le profonde radici culturali e gastronomiche dell’Oltrepò Pavese.