Francesca Piccinini è stata per anni il volto della pallavolo italiana.
Nel 2002 è stata anche campionessa del Mondo.
A Fanpage ha rivissuto la sua carriera.
"La prima Olimpiade, quella di Sydney, è stata bella perché era già una medaglia essere lì. La cerimonia iniziale, tutti i campioni del mondo in uno stadio… Bellissimo".
Ora che ha appeso le scarpe al chiodo è cambiato tutto.
"Lavoro, seguo la pallavolo ma non la pratico più. Faccio altre cose extra sport, extra volley e nel tempo libero gioco a padel”.
"Sono orgogliosa perché è venuto tutto in maniera spontanea. Mi allenavo, mi impegnavo e vincevo, ma sono sempre stata me stessa. Sono contenta di aver fatto divertire il pubblico e di essere un esempio per molti”.
"Di responsabilità sicuramente, anche quando giocavo negli ultimi anni. Ho cercato di dare consigli, di trasmettere valori e di mettermi a disposizione della squadra”.
"Negli anni abbiamo costruito la Nazionale, dal 2000 abbiamo preso più consapevolezza. Vincere Europei, Mondiali… è stato un periodo che ha aperto le porte a quello che accade oggi”.
Inevitabile una domanda su Paola Egonu.
In particolare si è parlato dell'addio di Mazzanti e dell'arrivo di Velasco.
“Si è parlato tantissimo di quella storia, ma oggi va messa da parte".
"Paola è una delle giocatrici più forti, ma c’è bisogno di tutti in uno sport di squadra. Oggi vedo una Paola serena, a disposizione della squadra”.
“È una squadra molto forte e completa, cresciuta dalle Olimpiadi di Tokyo. Le Olimpiadi sono una storia a parte, ma noi abbiamo una bellissima squadra”.