Alex Zanardi, classe 1966, esordisce in Formula 1 nel 1991 con la Jordan. Al debutto in Spagna è subito nono.
Dopo tre Gp con la Minardi nel 1992, viene ingaggiato la stagione successiva dalla Lotus, con cui conquista il primo punto iridato.
Dopo un 1994 avaro di soddisfazioni, vola in America dove brilla nella CART.
Eletto "Rookie of the Year", è protagonista di uno spettacolare sorpasso al Cavatappi di Laguna Seca.
Nel 1997 e nel 1998 conquista due volte il titolo e diventa famoso anche per le sue esultanze dopo ogni successo, i "Donuts".
Il 1999 è l'anno del ritorno in Formula 1: l'ambiziosa Williams lo schiera come compagno di Ralf Schumacher.
La stagione però si conclude con più ritiri che piazzamenti: a Monza il miglior risultato, un settimo posto.
Zanardi decide di tornare in Champ Car ma al Lausitzring dopo un testacoda uscendo dai box viene colpito in pieno dalla vettura di Alex Tagliani.
Nell'incidente Zanardi subisce l'amputazione di entrambe le gambe ma dopo sei settimane di ricovero e una quindicina di operazioni può tornare a casa.
Dopo aver lasciato l'ospedale, inizia la sua nuova vita, con le protesi.
Zanardi non si perde d'animo e riesce addirittura a tornare a correre, vincendo il Campionato Italiano Superturismo.
Dopo il ritiro dalle corse automobilistiche ha intrapreso una nuova carriera sportiva nel paraciclismo, dove corre in handbike nella categoria H4.
Alle Paralimpiadi di Londra 2012 vince due ori e un argento in staffetta mentre l'anno successivo ai mondiali conquista la medaglia più preziosa in tutte e tre le specialità.
Nel triathlon l'ultima impresa: riesce a completare il massacrante "Iron Man" in meno di 10 ore.
In provincia di Padova, mentre si allenava con la sua handbike, dopo aver affrontato una serie di curve in discesa è finito contro un guardrail procurandosi la rottura della clavicola.