Lo sport come veicolo per superare le divisioni

Prosegue oggi e domani “Sport at the Service of Humanity”, la prima Conferenza globale dedicata alla fede e allo sport, dopo la suggestiva cerimonia inaugurale alla presenza del Pontefice, Papa Francesco, e di personalità come il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, quello del Coni, Giovanni Malagò.

L’obiettivo finale è quello di adottare una dichiarazione di princìpi che servirà anche come guida per il movimento globale originato appunto dall'Humanity Sports Club.

Dopo le parole di apertura di Papa Francesco, è stato il presidente del CIO, Thomas Bach, a prendere la parola, definendo lo sport come elemento che supera le divisioni, evidenziando il ruolo del comitato che presiede: “il CIO è pienamente in linea con questa conferenza sulla fede e lo sport e appoggia senza riserve la Dichiarazione dei Principi di Compassione, Rispetto, Amore, Illuminazione, Equilibrio e Gioia. Nel nostro fragile mondo di oggi, scosso da conflitti, crisi e sfiducia, il messaggio della nostra comune umanità è più forte delle forze che vogliono dividerci, è più attuale che mai”.

Anche secondo Thomas Bach l’obiettivo di “questa conferenza sulla fede e lo sport può essere l’inizio di un cammino comune per promuovere i nostri valori comuni e per rendere il mondo un posto migliore per tutti”.

Numerose personalità sportive di ieri e di oggi venuti da tutto il mondo, tra questi Alessandro Del Piero che ha ripreso le parole del Papa a favore della lealtà sportiva.

Tra gli sportivi più decorati e di fede cattolica c’era la schermitrice Valentina Vezzali, che ha riconosciuto come la fede la abbia accompagnata nella sua “carriera molto lunga”, specificando che “senza la mia famiglia e senza la fede non sarei riuscita a raggiungere grandi traguardi”.

La portabandiera azzurra a Londra 2012 ha ammesso il “grande onore essere qui”, definendo lo sport come “una grandissima scuola di vita, mi ha trasmesso tanti valori, io li ho portati avanti e li ho condivisi con altre persone”.

Tra gli sportivi di successo di oggi evidenziamo le dichiarazioni Daniele Garozzo, medaglia d’oro nel fioretto in occasione dei recenti Giochi Olimpici di Rio 2016: “La mia vittoria all’Olimpiade è un messaggio di speranza per tutti i siciliani che hanno talento ma tendono a mollare per la mancanza di possibilità. Io ho avuto questa fortuna, spero possano averla tanti altri. Ho vinto anche il premio della Fondazione Agnelli, ma il trionfo a Rio mi ha dato tanto e quei 150mila euro mi sembravano troppo, quindi ho preferito donare la somma in beneficenza”.

Durante la cerimonia d’apertura nell’Aula Paolo VI si sono incontrati Giovanni Malagò e Thomas Bach, ma entrambi non hanno dichiarato poco o nulla sul tema della candidatura olimpica di Roma2024, il presidente Malagò ha tenuto a precisare “mi hanno pregato di non rilasciare dichiarazioni sull’argomento, ma nel fine settimana parlerò con Bach e martedì prossimo ci sarà una conferenza stampa dove racconterò tutti i dettagli”. Viceversa Bach si è lasciato sfuggire una battuta: “La politica italiana sa sempre essere interessante…”. D’altronde la divisione sul tema candidatura di Roma2024 è notevole: il Coni in questi giorni aspetta la documentazione del Comune di Roma sui motivi per i quali il Campidoglio ha espresso il “no” alla candidatura della Capitale per ospitare i Giochi Olimpici del 2024.


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