Andrea Abodi ha partecipato al talk “Sky Up The Edit e i valori dello sport” nell’ambito delle celebrazioni di “Sky 20 anni”. Il ministro per lo sport e i giovani ha risposto a svariate domande.
Lo sport arriva in Costituzione ma l’Italia resta il quarto paese come “sedentarietà” nell’OCSE. Come si colma questo divario?
Lo sport in Costituzione lo considero un traguardo raggiunto ma anche l’inizio di una nuova tappa, perché non è la presenza dello sport in Costituzione a determinare la soluzione ai nostri problemi. E’ molto importante l’impostazione che è stata data, il riconoscimento del valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme per due ragioni: innanzitutto mettiamo insieme tre elementi che devono viaggiare insieme cioè l’aspetto educativo, quello sociale e di promozione del benessere psicofisico; poi perché lo sport è una realtà caleidoscopica, con tanti volti, tante articolazioni, dallo sport professionistico allo sport sociale, dalle infrastrutture più sofisticate a quelle di base, lo sport olimpico e paralimpico. Questa rappresentazione dello sport in tutte le sue forme ci indica una strada maestra, che ci permette di arrivare al vero e proprio diritto, consegnato nelle mani dei beneficiari, gli studenti. Partiamo dalle scuole ed è un bene che si festeggino i 20 anni di Sky attraverso degli impegni che prevedono sia attività di medio-lungo periodo che quotidiane: dobbiamo far comprendere all’opinione pubblica che ci sono tappe sistematiche che devono consentire il trasferimento dello sport a scuola non come fatto incidentale ma come fatto strutturale. Una scuola su due è senza palestre, nella scuola primaria si inizia a fare attività in quarta elementare, c’è ancora tanta strada da fare.
Cosa intende per “sistema immunitario sociale” che trae beneficio dalla pratica sportiva?
Significa ribadire che l’attività motoria, la cultura del movimento, fa bene al corpo, alla mente e all’anima, e quindi va alimentata per contrastare la sedentarietà, che si trasforma in un danno economico certificato di circa quattro miliardi l’anno, dieci volte più del finanziamento pubblico dello sport. E’ comprovato che dove c’è sportività, lì è migliore la qualità della vita, sia individuale che collettiva.
Parte Sky Up The Edit, che si concentra sui valori dello sport. Qual è l’importanza di questo progetto?
Parliamo sempre della necessità di migliorare i luoghi dello sport, dagli oratori agli stadi. Io credo che si debba migliorare anche i modi in cui facciamo sport. Questo progetto aiuta a lavorare sulle infrastrutture immateriali, un fattore decisivo per la crescita collettiva. Nelle 25 mila scuole abbiamo lavagne digitali per la didattica: utilizziamole per l’enorme patrimonio di emozioni, rivissute attraverso le immagini, le testimonianze e i racconti dei quali Sky è sempre stata protagonista, aprendo una strada nuova nel racconto sportivo. Tutto questo patrimonio in archivio deve uscire fuori, al di là del fatto che le persone vadano a testimoniare nelle scuole: è più facile far viaggiare i contenuti che le persone e possiamo dare un contributo formidabile in termini formativi ed educativi, e anche di promozione del benessere psicofisico, attraverso le testimonianze. Usiamolo bene questo patrimonio, e grazie a Sky perché lo sta facendo