Arrampicata, Stefano Ghisolfi punta Silence e le Olimpiadi di Parigi

Ghisolfi ha brillato all’Arenauta nel Grottone di Sperlonga

Stefano Ghisolfi è il più forte climber italiano, numero 1 al mondo nel ranking di arrampicata e reduce dall’impresa nel Grottone di Sperlonga: il piemontese è stato infatti il primo nella storia a liberare la via Arenauta.

Stefano come nasce la tua passione per l’arrampicata?
“Da piccolo mi è sempre piaciuto arrampicarmi dappertutto: alberi, lampioni, muri…inizialmente la mia prima passione è stata la mountain bike, poi a 11 anni alcuni amici mi hanno fatto provare una parete artificiale su una diga in Val d’Aosta, mi sono divertito tantissimo e mi è piaciuto molto, da lì ho capito che poteva essere la mia strada. Ho cercato un corso di arrampicata a Torino, la mia città, e pian piano mi sono dedicato a questa attività al 100%”.

Ci racconti come ti alleni giornalmente?
“Ci sono due tipi di giornate. Quando resto in città a volte mi alleno in casa dove ho allestito apposta un garage con una parete, oppure altre volte vado in palestra. Altrimenti, quando sono in giro o devo allenarmi in falesia all’aria aperta, passo tutta la giornata a scalare su roccia”.

Hai mai avuto veramente paura durante una scalata?
“Bisogna dire che noi facciamo sempre tutto in massima sicurezza e siamo legati con corde e protezioni. Agli inizi può capitare a volte, quando si è molto in alto, di avere un pochino di paura ma negli anni sono riuscito a dominarla concentrandomi sull’obbiettivo finale e senza pensare a una possibile caduta”.

Ci racconti l’impresa alla grotta di Sperlonga?
“Quest’anno ho deciso di affrontare l’Arenauta nel Grottone di Sperlonga, una via mai scalata da nessuno. A gennaio sono stato circa due settimane a provare la via e ad affrontarla dividendola in più parti, poi sono tornato a febbraio dopo il raduno della nazionale a Roma. E’ stato molto faticoso, la roccia era bagnata ma dopo svariati tentativi finalmente ho portato a termine questa impresa. E’ una delle vie più difficili al mondo e il fatto di essere stato il primo a salirla mi riempie di orgoglio”.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
“Il primo obbiettivo è a lungo termine e sono le Olimpiadi di Parigi 2024, per cui abbiamo già iniziato ad allenarci con la nazionale. Il secondo, per quest’anno, è quello di scalare Silence, la via più difficile del pianeta di grado 9c che si trova in Norvegia. Andrò lì ad agosto a tentare l’impresa”.

Climber professionista ma che altri hobbies hai?
“Oltre alla scalata ho la grande passione per la fotografia e per i video, che ben si concilia con la mia attività di climber visto che ho la fortuna di visitare posti incredibili e sono spesso immerso nella natura. A tal proposito, sto anche portando avanti il progetto dei Green Heroes insieme ad altri quattro atleti professionisti: insieme vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’ecosostenibilità e della salvaguardia del pianeta”.

Credit Photo: Sara Grippo


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