Le parole di Carl Lewis
A una settimana dall’inizio delle Olimpiadi, Carl Lewis ha parlato alla Gazzetta dello Sport della finale dei 100 metri: “Cominciamo con il dire che gli ultimi cinque Mondiali, quindi da Pechino 2015 in poi, con in mezzo il tramonto di Usain Bolt, sono stati vinti da altrettanti atleti. Che diventano sei con i Giochi di Tokyo. Fare previsioni diventa quindi a maggior ragione difficile».
Per il figlio del vento, Marcell Jacobs potrebbe confermarsi: “Certo, perché no? Ripeto: il pronostico è aperto. Marcell, in Giappone, è stato perfetto. Superato lo scoglio della semifinale, in finale, dando per scontato che il cinese Su Bingtian non si sarebbe ripetuto, ha realizzato un capolavoro, sfruttando al meglio anche un episodio favorevole, la squalifica per falsa partenza del britannico Hughes, che secondo me, in quel momento, era uno dei più accreditati al successo: era in quarta corsia. Jacobs, in terza, ha così potuto impostare la gara su stesso, senza farsi condizionare da chi gli stava al fianco. Si è gestito al meglio, ha corso su un binario e ha centrato un oro più che meritato”.
Chiosa su Noah Lyles, campione del mondo in carica di 100, 200 e 4×100: “E’ molto forte, è migliorato tecnicamente, è carismatico ed è un gran bel personaggio. E non merita le critiche che ha ricevuto per aver ipotizzato un suo impiego nella 4×400. La gente è a caccia di eroi positivi, ama chi si mostra come fa lui, dominando e regalando spettacolo: perché qualcuno deve impedirgli di cullare questo sogno?”.