Europei di atletica – Parola alla tribuna stampa: “Atmosfera unica, ma si poteva organizzare meglio”

Europei di atletica – Parola alla tribuna stampa: “Atmosfera unica, ma si poteva organizzare meglio”

Gli europei di Atletica Leggera stanno per volgere al termine. In questo mercoledì Roma chiuderà i battenti dopo 6 giorni di grandi emozioni, emozioni che lasciano ben sperare per il futuro di questo sport ma soprattutto per l’imminente Parigi.

Proprio la capitale è tornata ad abbracciare questo sport nei grandi eventi internazionali (meeting e Golden Gala a parte) a distanza di 37 anni, quando i mondiali del 1987 si presero la scena nella capitale. 

Ma quelli erano altri tempi. Erano i tempi in cui l’Italia puntava tutto su Panetta nella specialità dei 3000 siepi, su Evangelista, nel salto in lungo e su Da Milano nella 20 km di marcia. Poi c’era anche l’innominabile Carl Lewis, il figlio del vento, icona di uno sport in cui è divenuto leggenda a suon di ori e record. 

Oggi è tutta un’altra epoca, è tutta un’altra storia. L’Italia vola altissimo, lo fa trascinata dal suo capitano Gianmarco Tamberi, lo fa trascinando una fetta di pubblico che ha svoltato dopo Tokyo 2021, innamorandosi nemmeno troppo segretamente di questa nazionale.

A raccontare le emozioni, come sempre, una tribuna stampa che si è divisa tra il campo e la mixed zona, che ha raccolto aneddoti, passato le ore in sala stampa e messo insieme i pezzi di questi sei, intensi, giorni. 

Così Giuseppe Coppola del Sannio Quotidiano di Benevento: “È la mia prima esperienza così vicina all’atletica e devo dire che sono soddisfatto, impossibile dire il contrario; l’entusiasmo che si è creato mi ha colpito molto, Tamberi in questo è stato speciale, alla luce dei risultati ci sono anche tante buone speranze in vista delle Olimpiadi”. “A livello organizzativo – prosegue il collega – mi aspettavo qualcosa in più, lo stadio non è gremito anche se l’ampiezza non aiuta il colpo d’occhio, la logistica nei dintorni ha manifestato qualche criticità, spero che serva di lezione per il futuro”. Infine, la medaglia più elettrizzante: “Difficile non citare ancora una volta Tamberi anche se personalmente la super finale di Sibilio nei 400 hs ed il percorso di Luca Sito sono mi hanno colpito molto”.

Fabrizio Condò di Radio Max: “Un’esperienza sicuramente positiva, l’atmosfera è unica, spiace per il mancato “tutto esaurito” nel corso dei sei giorni, nel senso che dal punto di vista della partecipazione ci si aspettava qualcosa in più ma è perché si doveva fare di più”. “Impossibile non citare la doppia presenta del Presidente Sergio Mattarella, dopo la sua partecipazione alla serata di Tamberi con cui nutre un rapporto particolare, ha deciso di ripetere, a sorpresa, in quest’ultimo atto e non ricordo di aver mai visto per due volte di fila la presenza di una tale autorità alla stadio”. E per chiudere: “Citare Tamberi come medaglia più emozionante è un must, ed è giusto che sia così, ma personalmente quella che mi ha lasciato di più è stata Nadia Battocletti, una doppietta storica (5000 e 10000 metri) conquistata con una serenità ed una gioia disarmante. Ora tocca a Parigi”.

Mariella Lamonica


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