
Europei indoor, l’Italia chiude con 3 ori, Zaynab Dosso vince i 60 metri
Serviva una regina dello sprint e il suo sorriso per chiudere in festa gli europei indoor di atletica. Zaynab Dosso ha corso di gambe, testa e cuore quei 60 metri che nello stadio di Alpedoorn le hanno regalato l’oro e consegnato all’Italia il terzo titolo nella rassegna al coperto.
Dopo lo show in pedana con Larissa Iapichino nel lungo e Andy Diaz nel triplo, la velocista nata in Costa d’Avorio 25 anni fa ma cresciuta nella provincia emiliana ha sfrecciato in 7.01, migliorando di un centesimo il suo primato italiano, andandosi a prendere la medaglia più preziosa con il miglior crono dell’anno. Una volata super per battere la svizzera campionessa uscente Mujinga Kambundji, seconda in 7.02, mentre finisce terza la lussemburghese Patrizia van der Weken. La donna più veloce d’Europa è Dosso, già bronzo iridato al coperto e anche bronzo europeo sui 100 all’aperto.
“Sono felice, lo volevo e l’ho conquistato – le parole della sprinter, per gli amici ‘Za’, ma il suo nome significa ‘saggezza’, arrivata in Italia nel 2009 da Abidjan raggiungendo la famiglia che si era trasferita nel 2002 e ha acquisito la cittadinanza nel 2016 -. Non era semplice con tre turni così ravvicinati, tutto questo è il frutto di un grande lavoro di squadra che sta dando infatti grandi risultati. Io sono molto resiliente, dal giorno in cui mi sono trasferita a Roma (nel 2021 allenata da Giorgio Frinolli ndr), ora quando entro in pista l’obiettivo è chiaro, ogni giorno cresco e maturo. Quest’oro lo volevo e l’ho conquistato. Il futuro? Continuiamo a divertirci, e ad essere forti nella testa. Ho cavalcato tutte le paure che avevo in pista e ora non le ho più”.
Una giornata, quella conclusiva, che aveva registrato la delusione nel peso: giornata no per gli azzurri infatti, arrivati invece con tre atleti da medaglia. Alla fine hanno chiuso tutti molto distanti dal podio, sesto Nick Ponzio (20,26) e ottavo il campione uscente Zane Weir (19,57) dopo che Leonardo Fabbri addirittura non aveva superato la qualificazione del mattino. A un passo dalla medaglia negli 800 metri Eloisa Coiro, quarta e in lacrime in 2:02.59, e stesso piazzamento per Catalin Tecuceanu con 1:45.57, rispettivamente a sette e undici centesimi dal bronzo.
L’Italia chiude al secondo posto nel medagliere: 3 ori, 1 argento (Mattia Furlani, stella del lungo) e 2 bronzi (Andrea Dallavalle nel triplo e il diciannovenne Matteo Sioli nell’alto), pareggiando il miglior piazzamento di sempre ottenuto nel 2007 a Birmingham, alle spalle dei padroni di casa dell’Olanda (7 ori e 2 argenti). Per la terza volta sono tre le vittorie azzurre, dopo quelle del 1982 e del 2007. E si dice “molto soddisfatto” il presidente della Fidal, Stefano Mei: “Le risorse investite sul territorio danno frutti. C’è stata la controprestazione dei lanciatori, giornata storta per loro. Ma sono contento dei risultati che stiamo ottenendo”. Tra due settimane i mondiali indoor in Cina.