Larissa Iapichino: “Bellissimo ma volevo di più”. Marcell Jacobs: “A Parigi vi regaleremo molte gioie”

Larissa Iapichino: “Bellissimo ma volevo di più”. Marcell Jacobs: “A Parigi vi regaleremo molte gioie”

“Un argento che vale come un oro”. Sono queste le parole di Vladimir Aceti, velocista della 4×400 uomini che, ai microfoni della Rai, non nasconde la propria emozione per l’argento conquistato alle spalle del Belgio.

“Vincere una medaglia è un’emozione fortissima, anche senza Sibilio abbiamo fatto una prestazione fuori dalla nostra portata. Siamo super felici di questo europeo”, aggiunge Luca Sito.

Mentre per Riccardo Meli è “un’emozione unica. Ho saputo di correre 10 minuti prima di entrare (al posto dell’infortunato Alessandro Sibilio, ndr) e avevo paura. Questi ragazzi se la meritano questa medaglia, ci ho creduto tanto e questa medaglia è qualcosa di meraviglioso. Ora spero che anche noi avremo più considerazione”.

Infine il pensiero di Edoardo Scotti che si dice “contentissimo, ho visto un po ‘di timore negli occhi e alla fine ho visto gli stessi occhi carichi di gioia. Quando indossi la maglia azzurra non c’è storia che tenga”, conclude.

“Sono riuscita a tirar fuori il meglio di me, questo è un argento bellissimo in casa – ha detto Larissa Iapichino, argento nel salto in lungo -. “Ho saputo ritrovare me stessa e non ho deluso le persone che erano qui con me facendo forse la miglior serie di salti della carriera”.

“Questa Italia ormai è a livello mondiale, non solo europeo. Ho il netto presentimento che non sia finita qui, vedremo grandi cose. Volevo regalare qualcosa di magico anche io a questa magnifica Roma” ha proseguito Larissa.

“Ho cercato di tirarmi su e alla fine non ci possiamo lamentare ma volevo qualcosa di più. Volevo quei 6 centimetri in più, ora torno a casa già focalizzata sui prossimi appuntamenti. Voglio continuare a migliorarmi e vedremo cosa verrà fuori. Mamma (Fiona May, ndr) mi ha ricordato di godermi la medaglia perché non è mai scontata”, ha concluso la 21enne fiorentina.

Queste invece le parole di Pietro Arese, bronzo nei 1500: “Dopo tanti sacrifici, dopo tanti ‘quasi’, ecco l’anno delle certezze. Ho messo anima, cuore e gambe: sapevo fosse alla portata, un pizzico di rammarico c’è per l’argento molto vicino. Ho messo un mattoncino alla volta, ho messo tanta determinazione in allenamento e fuori dall’allenamento. La dedica va ai miei genitori che non si perdono una gara e sono anche qui: sono stati fondamentali. Devo tantissimo al mio tecnico Silvano Danzi. Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ho raccontato un aneddoto: i compagni di Nazionale mi chiamano ‘il presidente’, lui ha sorriso”.

Infine, ecco l’emozione dei componenti della 4×100 dopo l’oro conquistato, a cominciare da Matteo Melluzzo. “Non ho parole, sono troppo emozionato, sapevamo quello che potevamo fare”. “Era l’obiettivo che ci eravamo messi sin dall’inizio, contava solo la vittoria”.

Ecco Marcell Jacobs: “Siamo entrati in pista molto carichi e pieno di energia, abbiamo dato il 100 per cento. Il movimento è cambiato, tutti scendono in pista non per partecipare ma per fare un grande risultato. L’Italia c’è, l’atletica c’è: a Parigi vi regaleremo tante gioie”. 

Per finire, l’ultimo staffettista, Filippo Tortu: “Ho sentito tantissimo il pubblico, avevo paura di non sentire l’hop di Lorenzo, è andato tutto per il verso giusto, pensavamo di essere il gruppo giusto per realizzare questa impresa. Sono orgoglioso del lavoro fatto con il professor Filippo Di Mulo e con Giorgio Frinolli, dedico questo titolo a mio padre: volevo dedicargli l’oro dei 200, gli porterò quello della 4×100”.


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