Maratona di New York, risultati
Nell’edizione n. 52 della più popolare maratona del mondo a New York c’è ancora una volta un azzurro in top ten per il terzo anno consecutivo. È Iliass Aouani, che con il settimo posto a Central Park coglie il miglior piazzamento della carriera nell’arco di quattro gare disputate sulla distanza. Il crono finale (2h10:54) va bilanciato con le numerose insidie del percorso. Sempre tra i primi dieci lungo lo snodarsi del tracciato nella metropoli statunitense, per il primatista italiano un decisivo recupero nell’ultima parte, culminato con il raggiungimento dell’obiettivo ritenuto plausibile alla vigilia. Per il 28enne portacolori delle Fiamme Azzurre, un risultato in linea con le aspettative dopo aver fatto segnare questi parziali: 5 km 15:29, 10 km 30:40, 15 km 45:29, 20 km 1h00:27, mezza maratona 1h03:51, 25 km 1h16:20, 30 km 1h31:48, 35 km 1h47:43, 40 km 2h03:58, 42,195 km 2h10:54. Nel 2021 per l’Italia era stato terzo Eyob Faniel, mentre nel 2022 si era piazzato ottavo Daniele Meucci.
La sfida maschile si risolve al trentaduesimo chilometro, con il decisivo allungo dell’ex campione del mondo Tamirat Tola, in grado di guadagnare circa 30 secondi di vantaggio sull’altro etiope Jemal Yimer nel tratto fino al 35esimo chilometro, un margine destinato ad aumentare fino ai due minuti sulla linea d’arrivo. Per Tola, iridato di maratona nel 2022 a Eugene, anche il record della gara nella Big Apple, un 2h04:58 che migliora a distanza di dodici anni il 2h05:06 del keniano Geoffrey Mutai. Dietro Tola, il keniano Albert Korir (vincitore nel 2021) in 2h06:57, terzo l’altro etiope Shura Kitata con 2h07:11. Più staccato l’olandese argento olimpico Abdi Nageeye, quarto in 2h10:21.
Di tutt’altro tenore l’evolversi della corsa femminile, con l’ingresso in Central Park di ben cinque atlete, Hellen Obiri, Sharon Lokedi, Violah Cheptoo, Brigid Kosgei e Letesenbet Gidey, che si riducono a tre lungo i verdi viali newyorchesi dopo il cedimento della Cheptoo e della ex primatista del mondo Brigid Kosgei. Nell’ultimo tratto di 500 metri Hellen Obiri (2h27:23) trova le energie che l’avevano tradita l’anno scorso al debutto sui 42,195 km proprio a New York (sesta). Splendida vincitrice in primavera anche nell’altra “major” statunitense (Boston), la keniana riesce a battere l’unica etiope del lotto delle migliori, Letesenbet Gidey (2h27:29) e la sorprendente vincitrice della scorsa edizione, l’altra keniana Sharon Lokedi (2h27:33), che a sua volta riesce a precedere Brigid Kosgei (2h27:45). In chiave italiana da segnalare il crono della comasca Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini Excelsior), al traguardo in 2h41:16 a cinquant’anni di età.