Massimo Stano vola in Cina prima del Giappone

Massimo Stano in Cina

Quattro settimane in Cina per preparare la stagione 2025, che proporrà come piatto forte i Mondiali a Tokyo, in Giappone, nel prossimo settembre: “Sarebbe stata l’ultima gara della mia carriera se l’Olimpiade di Parigi fosse andata come desideravo, e invece mi resta tanta voglia di arrivare fino ai Giochi di Los Angeles 2028”, annuncia Massimo Stano. Il marciatore pugliese delle Fiamme Oro è in partenza per l’Oriente: domenica 10 novembre decollerà verso i 1900 metri di Kunming, nella provincia dello Yunnan, conosciuta come ‘la città dell’eterna primavera’ per il suo clima mite, ideale per gli allenamenti.

“Troveremo una temperatura di 18-19 gradi, è come se fossimo sul livello del mare in Italia, ma sfruttando i benefici del lavoro in quota – racconta il campione olimpico della 20 km di Tokyo 2020 -. Da molti anni non mi confrontavo con l’altura, ero stato l’ultima volta a Livigno nel 2015 e più di recente a Roccaraso ma a quote decisamente più basse. Insieme al mio coach Patrizio Parcesepe, e in piena collaborazione con la Federazione, faremo questa esperienza che potrà esserci utile per tanti motivi: la prima settimana saremo a Kunming, dalla seconda andremo ancora più in alto, ai 2400 metri di Lijiang. L’obiettivo è fare tanti chilometri, tanto volume, pochi lavori veloci. Senza dimenticare che i due prossimi Mondiali saranno in Asia, a Tokyo nel 2025 e a Pechino nel 2027, quindi capiremo ulteriormente come si abitua il corpo al fuso orario”.

Al termine del periodo all’estero (rientro l’8 dicembre) non è escluso che possa mettersi subito alla prova in gara: “Decideremo ‘last minute’ in base al lavoro e agli effetti dell’altura ma potrei partecipare alla 35 km di Dublino di domenica 15 dicembre, con l’obiettivo di centrare lo standard per Tokyo fissato a 2h28:00 – rivela l’azzurro che su questa distanza è stato campione del mondo nel 2022 in Oregon e detiene il record europeo con 2h23:14 -. In caso contrario, ci proverò agli Europei a squadre di Podebrady in maggio. L’idea è quella di doppiare ai Mondiali la 35 km e la 20 km, però vedremo come andrà la stagione”. Meglio di quella che sta terminando, è il suo auspicio: la frattura al piede in aprile, la rinuncia agli Europei di Roma, la corsa contro il tempo per essere in forma alle Olimpiadi (concluse comunque al quarto posto nella ‘venti’) sono alle spalle. Ora si pensa a Tokyo25: “Tornare in Giappone, dove ho vinto le Olimpiadi, è qualcosa di troppo stimolante. È come tornare a casa”.


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