Atletica a Zurigo
Fabbri per prepararsi alla finale di Bruxelles; Furlani, Simonelli, Bruni, Folorunso per assicurarsela; Weir per la missione ‘impossibile’ di scalare la classifica. Saranno sette, considerato anche Aceti nel pre-programme, gli azzurri in gara a Zurigo nell’ultima tappa che mette in palio punti per qualificarsi all’atto decisivo della Wanda Diamond League nel weekend del 13 e 14 settembre. Il circuito dei diamanti fa scalo in Svizzera, allo stadio Letzigrund, uno dei templi dell’atletica mondiale, nella serata di giovedì. Anteprima invece per il salto con l’asta femminile nel pomeriggio di mercoledì nell’evento cittadino organizzato alla stazione centrale, e allora tocca subito a Roberta Bruni (Carabinieri) per difendere la propria sesta posizione nella classifica dei punteggi Diamond, l’ultima utile per volare a Bruxelles. È la consueta carrellata di star, dall’oro olimpico e mondiale Nina Kennedy (Australia) alla statunitense Katie Moon. Bruni, dopo la sesta piazza al Golden Gala in 4,53, ha gareggiato anche lunedì sera in piazza a Chiari, chiudendo con la stessa misura.
Giovedì tutte le altre sfide. Stavolta per Mattia Furlani (Fiamme Oro) più che il confronto con il greco Miltiadis Tentoglou, conta incamerare più punti possibili (il primo ne prende 8, il secondo 7 e così via), per migliorare il suo attuale ottavo posto che ancora non basta per la finale dello stadio Re Baldovino. Il bronzo olimpico incontra l’oro (Tentoglou) e l’argento di Parigi (il giamaicano Wayne Pinnock) e l’obiettivo è entrare tra i primi sei della classifica complessiva, per giocarsi il Diamante la prossima settimana al Memorial Van Damme. Nel peso, per la terza volta dopo le Olimpiadi, Leonardo Fabbri (Aeronautica) affronta l’intero podio dei Giochi con gli statunitensi Ryan Crouser e Joe Kovacs e il giamaicano Rajindra Campbell: nelle precedenti due occasioni, successo per Kovacs a Chorzow e per Crouser a Roma, con l’azzurro rispettivamente terzo (22,03) e secondo (21,70). Se Fabbri è già qualificato per Bruxelles (gli altri azzurri già certi sono Tamberi e Iapichino), è complicatissima la strada verso la finale di Zane Weir (Fiamme Gialle) che complice l’infortunio stagionale ha potuto gareggiare in Diamond League soltanto a Roma (ottavo, un punto) e avrebbe bisogno del bottino pieno. Può farcela Lorenzo Simonelli (Esercito) attualmente ottavo, sugli otto posti disponibili per la finale nei 110 ostacoli: anche a Zurigo c’è il trio da medaglia di Parigi, ovvero gli statunitensi Grant Holloway e Daniel Roberts e il giamaicano Rasheed Broadbell. Nelle ultime ore ha trovato una corsia nei 400 ostacoli Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) che, al pari del Golden Gala, si imbatte nell’argento olimpico Anna Cockrell (Usa), e che deve guadagnare una posizione per prendersi la finale. Nel pre-programme, 400 metri per Vladimir Aceti (Fiamme Gialle), settimo ai Giochi con la 4×400, in gara con lo svizzero finalista europeo Lionel Spitz.
La scena è tutta per Mondo Duplantis e Jakob Ingebrigtsen: lo svedese a caccia del 6,27 che varrebbe l’undicesimo record del mondo dell’asta in carriera, il norvegese alla ricerca di un gran risultato nei 1500 (il sogno è il 3:26.00 di Hicham El Guerrouj del 1998) dopo aver mandato in archivio il record dei 3000 di Daniel Komen: ma occhio, perché c’è il suo ‘giustiziere’ di Parigi Cole Hocker (Usa) e quello di Budapest Josh Kerr (Gran Bretagna). Nei 200 metri un Letsile Tebogo in forma stellare punta alla quarta vittoria in Diamond League in due settimane: fresco di medaglia d’oro olimpica, il botswano ha messo in fila il 19.64 di Losanna, il 19.83 di Chorzow e il 9.87 di Roma (nei 100). Nei 100 femminili c’è l’oro di Parigi Julien Alfred (Saint Lucia) contro l’argento Sha’Carri Richardson (Usa), nei 400 ostacoli il duello Karsten Warholm (Norvegia) vs Alison Dos Santos (Brasile). Alto con la primatista del mondo, l’ucraina Yaroslava Mahuchikh, 5000 per la doppia campionessa olimpica di Parigi (anche sui 10.000 allo Stade de France) Beatrice Chebet (Kenya).