La beffa dei 5000 metri
Niente più bronzo per Nadia Battocletti,. L’azzurra era stata classificata al terzo posto della finale dei 5000 metri alle Olimpiadi di Parigi 2024 a causa della squalifica di Faith Kipyegon, che aveva tagliato il traguardo per seconda alle spalle della neo campionessa olimpica Beatrice Chebet (entrambe kenyote). Dopo un ricorso, però, la classifica originaria è stata ripristinata. L’Italia ha presentato a propria volta controricorso ma è stato respinto.
Il terzo posto di Nadia Battocletti nasceva da una squalifica a Faith Kipyegon, seconda ma dopo aver spinto l’etiope Gudaf Tsegay. In questo modo l’argento era andato all’olandese Sifan Hassan e il bronzo all’atleta azzurra. Presentato ricorso, il Kenya l’ha poi vinto.
“Oggettivamente a 1-2 giri dalla fine hanno dato vita a una lotta per 30-40 metri. Io mi atterrò a quello che dirà la camera d’appello, ma abbiamo visto squalificare atleti perché toccano la spalla dell’avversario. Loro si sono proprio menate per 30-40 metri. Io ho fatto atletica, e in gara mi menavo. Perché in gara ti meni, ti sposti, ti spingi. Ma allora non succedeva niente, con questo nuovo corso mi sembrerebbe strano se tornassero indietro”, aveva dichiarato a ‘Sky Sport‘ il presidente della Fidal, Stefano Mei.
Quella di Nadia Battocletti avrebbe rappresentato la prima medaglia ottenuta dall’Italia nell’atletica in questa edizione dei Giochi, ma la prova della mezzofondista trentina resta storica. Il suo tempo di 14:31.64 rappresenta infatti il nuovo record nazionale nella disciplina.
