Il campione africano ha preceduto sul traguardo l’olandese Nageeye e il belga Abdi.
L’ultima gara del programma olimpico di atletica, come da tradizione, è stata la maratona corsa sulla distanza di 42 km.
Si è imposto il favorito, già campione olimpico a Rio 2016 nonché detentore del primato del mondo nella specialità, Eliud Kipchoge. Il fuoriclasse africano ha concluso la gara in 2h08’38 precedendo di oltre un minuto l’olandese Nageeye (2h09’58″) e il belga Abdi (2h10’00″). Si tratta del distacco più ampio, nella maratona olimpica, da quello col quale lo statunitense Frank Shorter si impose a Monaco 1972.
La corsa, condizionata dal gran caldo e dal solito tasso d’umidità, è scivolata via senza grandi sussulti fino al 30° km: è qui che Kipchoge ha fatto selezione incrementando il ritmo e diventando irraggiungibile per chiunque. Il parziale tra il 30° e il 35° km è stato addirittura di 14’28″.
Tra gli italiani in gara, Faniel è stato il migliore, chiudendo 20°. El Fathaoui è giunto 47°, mentre Rachik si è ritirato.