Il tre volte primatista azzurro del mezzofondo: “Sono fiero che tanti ragazzi abbiano scelto l’atletica grazie a me”.
Yeman Crippa, primatista italiano dei 3mila, 5mila e 10mila metri, scalda i motori in vista di Yokyo 2020: “Dopo un piccolo infortunio a marzo, ora sto molto bene, vedo il top della condizione. Le cose che dovevo fare le ho fatte. Tutte”, ha detto in un’intervista a Il Giorno.
Negli ultimi anni il mezzofondista azzurro è cresciuto molto: “Nel 2019 ho ottenuto il record italiano dei 10.000 metri, frutto comunque di un lavoro svolto negli anni. Ho raggiunto la maturità e tutta la fatica costruita anche a livello giovanile sta finalmente venendo fuori, ma spero che il bello debba ancora arrivare. Ho aggiunto sempre più chilometri, tenendo però anche di base gare sui 1500m e gli 800m. Il mio segreto è non abbandonare mai le prove più veloci che sicuramente mi servono su 5.000 e 10.000. La chiave è non tralasciare la velocità, e poi aggiungerci anche dell’altro”.
Crippa potrebbe essere un primo segnale della rinascita dell’atletica italiana: “Sicuramente. Stiamo crescendo in tutte le specialità e sono fiero di essere stato il primo a cambiare un po’ le cose nel mezzofondo. Tanti ragazzi mi stanno venendo dietro, adesso. L’atletica azzurra sta migliorando, arrivano nuovi talenti, dobbiamo farci trovare pronti a prendere medaglie partendo magari dagli Europei, ma sognando anche Mondiali o Olimpiadi. E dobbiamo far parlare di questo sport nel nostro Paese”.
“II mio obiettivo è sempre lo stesso, cioè arrivare il più avanti possibile: conta tanto, per me stesso, per la Federazione, per il mio gruppo sportivo militare. Poi, se arriva anche un bel tempo come a Doha nel 2019, quando fui ottavo con il primato italiano nei 10.000, ben venga, ma in queste manifestazioni serve soprattutto ottenere una buona posizione. Per fare i tempi ci sono le gare apposta, no?”.