Warholm, miglior prestazione mondiale nei nuovi 300 metri ostacoli

La prima tappa della Wanda Diamond League a Xiamen parte con la migliore prestazione mondiale del norvegese Karsten Warholm.

La prima tappa della Wanda Diamond League a Xiamen parte con la migliore prestazione mondiale del norvegese Karsten Warholm nell’ultima gara della serata cinese, i 300 metri ostacoli in 33.05 (precedente 33.26 dello stesso Warholm). Niente primato del mondo sui 1000 metri per la keniana Faith Kipyegon (2:29.21). L’appuntamento che inaugura il massimo circuito internazionale si chiude con cinque migliori prestazioni mondiali stagionali e otto record del meeting. Nel disco l’azzurra Daisy Osakue è settima (60,25), vince l’olimpionica Valarie Allman con 68,95. Successi per Beatrice Chebet nei 5000 metri (14:27.12), l’etiope Samuel Firewu nei 3000 siepi (8:05.61), Armand Duplantis nell’asta (5,92), Yaroslava Mahuchikh nell’alto (1,97), l’olandese Jessica Schilder nel peso (20,47), il botswano Bayapo Ndori sui 400 (44.25), lo statunitense Cordell Tinch nei 110 ostacoli (13.06/+0.3), il sudafricano Akani Simbine sui 100 metri (9.99/+0.2), la statunitense Anavia Battle sui 200 (22.41/+0.4) e il cinese Zhang Minkgun nel lungo (8,18/-0.5). Nelle due gare non-Diamond League vincono la greca Elina Tzengko nel giavellotto (64,75) e il giamaicano Jordan Scott nel triplo (17,29).

Ultima gara in programma, primo record della Diamond League edizione 2025. La novità dell’ufficializzazione dei 300 metri ostacoli come specialità del circuito trova la miglior risposta nell’acuto di Karsten Warholm che supera se stesso in 33.05, togliendo ventuno centesimi alla migliore prestazione mondiale di 33.26 da lui firmata a Oslo il 4 giugno 2021. Il più vicino al norvegese chiude a quasi un secondo, 33.98 del brasiliano Matheus Lima.

Non arriva il primato del mondo nell’annunciato tentativo di Faith Kipyegon sui 1000 metri, ma la keniana corre da par suo e realizza la terza prestazione di sempre in 2:29.21 (1:59.69 agli 800 metri), a sei centesimi dal personale e a ventitré dal record mondiale della russa Svetlana Masterkova. Dietro la Kipyegon, primato d’Oceania per l’australiana Abbey Caldwell (2:32.46). Nei 5000 della sfida tra la campionessa olimpica Beatrice Chebet e la primatista mondiale Gudaf Tsegay, prevale senza discussioni la keniana, che a 200 metri si sfila dal gruppo (due keniane, sei etiopi) con un cambio di passo che non lascia speranze alle avversarie (ultimo 200 in 27 secondi) e chiude con la miglior prestazione mondiale stagionale (e primato del meeting) di 14:27.12 (ai 3000 8:38.38). Dietro la keniana, a debita distanza, la Tsegay (14:28.18) e altre cinque etiopi (tre al personal best). Record d’Oceania (il secondo della serata cinese) per l’australiana Rose Davies (nona in 14:40.83). Perde in volata Soufiane El Bakkali: il marocchino iridato e oro olimpico dei 3000 siepi cede già sul rettilineo opposto alla freschezza dell’etiope Samuel Firewu, che s’invola sul traguardo alla miglior prestazione mondiale stagionale di 8:05.61, togliendo il record del meeting proprio a El Bakkali, che arriva secondo in 8:06.66.

Dopo la vetta di un anno fa (6,24) oggi Armand Duplantis non ha trovato le condizioni per salire a un altro record mondiale. Lo svedese ha fallito tre tentativi a 6,01 dopo essere volato oltre i 5,92 con una luce molto ampia tra sé e l’asticella. Dietro Mondo, il greco Karalis e l’olandese Menno Vloon (entrambi a 5,82). A Yaroslava Mahuchikh è sufficiente l’1,97 nel salto in alto al primo tentativo per superare la coppia delle australiane e stavolta Eleanor Patterson ha la meglio su Nicola Olyslagers (entrambe 1,94). Per l’ucraina tre errori a 2,03, misura sbagliata nettamente. Primato del meeting anche nel peso donne con il lancio d’apertura dell’olandese campionessa europea Jessica Schilder (20,47), che batte l’iridata Chase Jackson (20,31) e la cinese Gong Lijiao (19,62). Solo quinta la canadese iridata indoor Sarah Mitton (19,23). Nei 400 metri il botswano Bayapo Ndori resiste al ritorno del campione del mondo indoor Chris Bailey e si impone sfiorando il primato mondiale stagionale in 44.25 (altro record del meeting), precedendo lo statunitense di due centesimi (tuttavia al personale in 44.27). Quinto il belga campione d’Europa 2024 Alexander Doom, buon rientro dopo lungo stop in 44.92.

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