Almeno quattro esplosioni a partire dalle ore 8 hanno sconvolto Bruxelles.
Due ordigni sono esplosi all’aeroporto internazionale Zaventem (secondo quanto riportato dai media belgi vicino all’American Airlines), uno alla stazione della metropolitana di Maelbeek, nei pressi degli edifici della Ue. Ormai è appurato che si tratti di un attacco terroristico. La Procura Federale ha rivelato che perlomeno a Zaventem si sia trattato di un attentato kamikaze, ma prende piede l’ipotesi che l’esplosivo sia stato inserito in un bagaglio. Un’altra bomba inesplosa è stata trovata all’interno dell’aeroporto.
Il bilancio secondo l’agenzia di stampa belga sarebbe di 34 morti (20 in metropolitana, 14 in aeroporto) e decine di feriti. “Si sono udite raffiche di mitra e urla in arabo”, hanno riferito i media del Paese. “Ho visto una ventina di persone a terra alla stazione di Schuman”, ha riferito un testimone all’Ansa.
Il Consiglio nazionale di sicurezza belga si è riunito e ha avviato il piano catastrofi: tutte le stazioni metro sono state chiuse, la stazione centrale ferroviaria di Bruxelles è stata evacuata, l’esercio è in strada e il traffico è completamente bloccato per permettere il passaggio alle ambulanze e ai militari.
Le autorità del Belgio, a poco più di 48 ore dalla cattura di Salah Abdeslam, il decimo uomo del commando della strage del 13 novembre a Parigi che causò 130 morti, aveva lanciato l’allarme per nuovi possibili attentati.