Quando il buon Dio arrivò al 30 di dicembre decise di mandare sulla terra alcune delle più grandi star degli sport professionistici. Tutti americani. La sua generosità posò gli occhi su Sandy Koufax, leggenda del baseball che oggi ha compiuto 80 anni, il golfista Tiger Woods (40 anni) e il maggior giocatore del dopo-Jordan, LeBron James (31 anni).
Sandy Koufax, figlio di una famiglia ebrea di Brooklyn, era una promessa del basket ai tempi del college (Cincinnati) ma dopo un tiro di prova sul diamante sbalordì tutti per un lancio al laser. Comincia così la storia del più grande lanciatore nella storia del baseball costretto a ritirarsi a 31 anni nel ’66 per un’artrite alle mani dopo aver vinto 4 volte le World Series ed essere stato scelto due volte MVP. Nel ’72 è entrato nella Hall of Fame, è ancora vivente.
Tiger Woods, classe ’75, non ha superato il record di tornei vinti da Jack Nicklaus ma è stato l’imbattibile per 15 anni, prima di un infortunio al ginocchio e problemi alla schiena, il re dei guadagni, una macchina perfetta e una popolarità che ha prodotto il boom del golf in tutti i continenti. Sta alla storia del golf, lo sport della ricca borghesia bianca, quanto Jordan al basket, la gente di colore prima di lui si vedeva sui campi di golf solo per svolgere i lavori più umili, mai si sarebbe immaginato di vederlo vincitore seriale di tutti i tornei del Grande Slam.
Anche LeBron è nato il giorno di San Felice, anno 1984, in quel di Akron, figlio di un’umile donna delle pulizie abbandonata dal marito che ha fatto grandi sacrifici per farlo studiare. La sua popolarità ai tempi del college era tanto accesa che la sua squadra dovette spostare i suoi incontri in un’arena da 15 mila posti per poterlo seguire. Per questo venne ribattezzato “The Chosen One”, il Prescelto. Il più giovane cestista a superare i 20 mila punti e i 5000 assist, scelto da Cleveland come n.1 del draft, dopo aver portato i Cavaliers alla finale è passato a Miami giocando 4 finali consecutive con 2 titoli. E’ stato 3 volte MVP, ha partecipato a tre olimpiadi con due medaglie d’oro e un bronzo, è il giocatore che vanta il record dei guadagni (64 milioni all’anno, 22 di ingaggio) e proprio nei giorni scorsi “King James” ha firmato un contratto a vita per la Nike per 500 milioni di dollari. L’anno scorso è tornato a Cleveland col proposito di vincere il primo titolo nella storia delle leghe professionistiche Usa e sollevare la depressa economia locale.
Altri cestisti nati il 30 dicembre sono il serbo Nikola Milutinov (1994) giocatore dell’Olympiacos Atene, Harry Domercant (1980) che vinse con Siena due scudetti, due coppe Italia e due Supercoppe e ha vestito la maglia della Juvecaserta. Di un certo rilievo anche l’oriundo italiano Kevin Salvadori campione NCAA con North Carolina e CJ Wilcox (1990) ex Clippers.
E’ nata nel 1970 la più grande cestista spagnola a cavallo del Millennio, Bianca Ares, che ha sposato in seconde nozze Sergio Scariolo, matrimonio fortunato in senso sportivo ma anche per i due figli del CT della nazionale iberica che non aveva mai vinto in precedenza un titolo europeo.
Oggi festeggiano anche altri personaggi dello sport italiano, come la mezzofondista dell’atletica Paola Pigni (70 anni) famosa negli anni Settanta e l’italo-argentina Camila Giorgi (1991) racchetta giovane e ambiziosa che ha scelto di gareggiare con la bandiera tricolore e potrebbe vincere a Rio. C’è poi l’imprenditore marchigiano Diego Della Valle che tenta di riportare la Fiorentina a vincere lo scudetto e vuole scendere in politica con idee nuove.
Fra gli immortali il più famoso figlio di questa data fatidica è il poeta e scrittore inglese Rudyard Kipling, mentre nel mondo della musica e dello spettacolo tanto di cappello al maestro Roberto Abbado e ad Antonio Pappano, direttore d’orchestra inglese, e al fortunato papà di Fantozzi, l’attore-scrittore-tennista Paolo Villaggio.
A cura di Enrico Campana.