Celebrato Giacomo Puccini: tra un brindisi e l’altro il duo Mainoli-Faravelli apre il libro dei ricordi

Un pomeriggio esclusivo, dedicato ai protagonisti del Made in Italy, nella raffinata Sala Puccini del Grand Hotel et de Milan. L’evento ha riunito giornalisti, imprenditori e appassionati d’arte e lirica per il capitolo finale di Galleria&Friends, la rete delle Antiche Botteghe di Milano e Lombardia fondata da Elisabetta Invernici e Alberto Oliva. Questa edizione speciale ha celebrato Giacomo Puccini, in occasione del centenario dalla sua scomparsa, avvenuta il 29 novembre 1924.

Dopo aver esplorato temi come la musica, i libretti, la moda e i luoghi cari al compositore nei precedenti incontri, l’evento conclusivo ha evidenziato il suo ruolo come Ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Puccini, con il suo talento artistico e una visione pionieristica del marketing, promuoveva la propria musica attraverso tournée internazionali, collaborando con l’editore Ricordi per organizzare le Prime nei grandi teatri come il Metropolitan di New York. Fu tra i primi a utilizzare strumenti promozionali come cartoline autografate, piatti in porcellana, foulard in seta, poster e i primi dischi a 78 giri, dimostrando un’attenta comprensione dell’innovazione tecnologica e dell’industria musicale. Questa capacità di fare di sé un brand globale continua a ispirare il mondo imprenditoriale italiano, particolarmente apprezzato negli Stati Uniti.

Durante l’incontro, Flavio Mazzolatti, Presidente del Club degli Amici del Made in Italy, ha condiviso testimonianze di imprenditori e istituzioni, tra cui Angelo Agresta, Rettore del Liceo Paritario Labor, che rappresenta il primo Liceo del Made in Italy a Milano e provincia.

Uno dei momenti più significativi della serata è stata la presentazione di una lettera inedita originale di Giacomo Puccini, datata 8 gennaio 1908, indirizzata al Barone Giuseppe Weil Weiss. La lettera, custodita dalla famiglia di Santino Mainoli, è stata svelata da Beppe Mainoli e Antonio Faravelli. Santino Mainoli, vissuto tra il 1842 e il 1910 nella Lomellina, era un amico del bisnonno di Faravelli, viticoltore e promotore del progetto Golf and Wine 1895 nell’Oltrepò Pavese.

Il documento racconta di una tradizione conviviale che coinvolgeva cacciatori, viticoltori e amanti del buon vino, tra cui lo stesso Puccini. Grande estimatore dei vini dell’Oltrepò, in particolare del Bonarda e dei Pinot bianchi frizzanti, il compositore scriveva al Barone Weil Weiss per partecipare a una famosa battuta di caccia in compagnia degli amici. Questa tradizione di convivialità, nata nel 1895, continua ancora oggi, testimoniando il legame tra cultura, territorio e passione.

Nella foto, da sinistra a destra: Antonio Faravelli, Alberto Oliva, Elisabetta Invernici, Beppe Mainoli, Angelo Agresta, Flavio Mazzolatti


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