Sulle strade sono stati rivali per 15 anni e ha quasi sempre vinto Eddy Merckx, al punto che Felice Gimondi è passato alla storia del ciclismo con il soprannome di ‘Eterno secondo’ pur avendo vinto tanto, anzi tantissimo, tra classiche e grandi Giri (il bergamasco è stato uno dei sette capaci di vincere Giro, Tour e Vuelta).
Ora però che Gimondi non c’è più a causa del malore che lo ha ucciso in Sicilia, Merckx non si dà pace: “Stavolta perdo io. Perdo prima di tutto un amico e poi l’avversario di una vita – le parole del ‘Cannibale’ all’Ansa – Abbiamo gareggiato per anni sulle strade l’un contro l’altro, ma siamo diventati amici a fine carriera. L’avevo sentito due settimane fa così come capitava ogni tanto. Che dire, sono distrutto”
“Felice è stato prima di tutto un grande uomo, un grande campione, purtroppo ce lo hanno portato via – ha aggiunto il belga – È una grande perdita per il ciclismo. Mi vengono in mente tutte le lotte che abbiamo fatto insieme… Un uomo come Gimondi non nasce tutti i giorni, con lui se ne va una fetta della mia vita. È stato tra i più grandi di sempre”.