Da giovedì si corre l’Abu Dhabi Tour e Fabio Aru affronterà per la prima volta l’ex compagno di squadra Vincenzo Nibali: “Non so ancora che effetto potrà farmi, giovedì sarà la prima volta dopo quattro anni in cui abbiamo corso assieme. Fra di noi ci sono rispetto e stima reciproca, ma in gara ognuno correrà per la sua squadra e farà la sua corsa. Ci daremo sicuramente battaglia”, le sue parole al Corriere dello Sport.
Il sardo ha buone sensazioni: “Non è stata molto diversa dalla solita preparazione, forse ho fatto qualche chilometro in più, ma li conto soltanto a fine stagione quindi non lo so. Comunque vado in bici da tre mesi, oltre ai chilometri posso dire che c’è stata molta qualità. Ho curato sempre di più i dettagli”.
Dimenticate le delusioni dello scorso anno (“Ma sono cresciuto tanto”), Aru non si sente tutto il peso della squadra sulle spalle: “La responsabilità non è mai stata un peso per me. Semmai uno stimolo. Avrò compagni che si sacrificheranno per me, così è lo sport. Così è la vita”.
Grandi aspettative per il 2017: “Io mi aspetto sempre tanto da me stesso. Ogni corsa è un’occasione per fare bene, meglio. Dopo Abu Dhabi correrò la TirrenoAdriatico, e sarà la prima volta per me. Dopo la Tirreno il mio programma di avvicinamento al Giro sarà più o meno lo stesso di sempre. Tutte le gare che faccio sono obiettivi, anche parziali, ma è chiaro che penso al Giro. Quest’anno partiamo dalla Sardegna, per me sarà un onore poterlo correre, farmi vedere dalla mia gente”.