Tom Dumoulin nonostante le difficoltà, una delle quali abbastanza imbarazzante soprattutto in diretta mondiale, ha trionfato al Giro dello scorso anno. E il Giro d’Italia 2018 inizia subito con il botto per il polivalente corridore olandese.
In Israele si parte infatti con una cronometro, la specialità preferita di Dumoulin, come dimostra i titoli mondiali (individuale e a squadre) appena vinti in Norvegia. E lui gongola pensando già alla maglia rosa: “L’anno scorso è stato incredibile. Io adoro tutti i tipi di cronometro e mi piace che un grande giro cominci così, sarà la prima opportunità di indossare la maglia rosa”.
Di contro il terreno dove si sente meno sicuro, nonostante lo scorso anno abbia assai ben figurato pure lì, sono le pendenze più dure: “Le tappe di montagna sono sempre quelle su cui fare attenzione – ha proseguito il 27enne del Team Sunweb -: lo Zoncolan ma anche la tappa dopo, la tappa 15 è davvero da non sottovalutare”.
In sostanza: il Giro gli piace, si diverte, vince pure. Ma non è detto che – al pari di Fabio Aru e al contrario di Chris Froome – ci sia: “Mi piace questo Giro ma non voglio sbilanciarmi sulla mia partecipazione… va davvero studiato con attenzione. Sono stato il più forte nel 2017, il 2018 è una corsa diversa. Froome è un grande corridore e la sua presenza rende la corsa più dura e interessante“.