Ancora una delusione per Fabio Aru, costretto a ritirarsi dalla Vuelta.
Lo scalatore sardo, la cui stagione è stata compromessa dall’operazione di angioplastica all’arteria iliaca subita ad aprile, non è mai stato competitivo nella corsa a tappe spagnola, gettando la spugna a metà della seconda settimana, dopo aver disputato un buon Tour de France, chiuso al 13° posto.
Queste le parole del direttore medico del team UAE Emirates, Dr Jeroen Swart: “Fabio ha clinicamente recuperato dall’intervento chirurgico al quale era stato sottoposto. Durante gli scorsi mesi si è allenato proficuamente e i dati raccolti hanno dimostrato i suoi progressi. È giunto alla Vuelta con una condizione molto buona ma, durante la corsa, non sono arrivate le attese prestazioni: il corridore ha dovuto fare i conti con un crescente affaticamento che ha provocato ingenti danni muscolari, di conseguenza la decisione di fermarsi. Effettueremo tutti i testi di routine, che abitualmente compiamo, per analizzare i suoi dati di allenamento e condurremo test fisiologici submassimali per cercare di raccogliere più informazioni“.
Aru è comprensibilmente deluso: “Le analisi effettuate con lo staff medico della squadra hanno evidenziato un forte danno muscolare che non mi permette di recuperare dagli sforzi. La situazione sta peggiorando, quindi assieme allo staff medico del team si è deciso di fermarsi ed effettuare ulteriori accertamenti. Mi dispiace ritirarmi ma, vista la situazione, sarebbe impensabile continuare”.
Aru lascia la Vuelta da 54° in classifica a 57’48” dal leader, lo sloveno Primoz Roglic.