Fabio Aru ha dovuto alzare bandiera bianca, ritirandosi dalla Vuelta al via della tredicesima tappa della corsa a tappe spagnola. Negli ultimi giorni il sardo era precipitato al 54esimo posto, a un’ora dal leader della classifica generale. “Sono tanto dispiaciuto per ciò che accade”, le uniche parole del 29enne della Uae Emirates, che sperava di rinascere proprio in Spagna.
Il team manager Gianetti è preoccupato, la caduta nella cronoscalata non sembra la causa principale del suo ritiro: “Fabio era stanco. Non si sentiva bene. Se siamo preoccupati? Diciamo che sarebbe bello capire il perché”. Così il medico Jeroen Swart alla Gazzetta dello Sport: “Dopo l’intervento, Fabio aveva clinicamente recuperato, e nei mesi scorsi si è allenato bene. I dati mostravano progressi. Alla Vuelta è arrivato con una condizione molto buona, ma le prestazioni attese non sono arrivate. Ha dovuto fare i conti con un crescente affaticamento che ha provocato ingenti danni muscolari. Da qui, la decisione di fermarsi. Effettueremo i controlli di routine per analizzare i suoi dati di allenamento e condurremo test fisiologici sub-massimali per cercare di raccogliere più informazioni”.