Doveva essere la Vuelta della rinascita, sembra una riedizione di quella del 2018. Arrivato in Spagna con le più grandi speranze, Fabio Aru ha visto le sue ambizioni infrangersi subito dopo una caduta nella cronosquadre, che a parte la botta al ginocchio gli ha ammaccato tutto il costato. Poi un’altalena di prestazioni, fino alla frazione di domenica, che lo ha visto chiudere con oltre mezz’ora di ritardo.
“E’ stata una giornata dura per me. Spero mi possiate capire”, sono le uniche parole pronunciate dallo scalatore, “distrutto nel morale più che nel fisico”, fa sapere la Gazzetta dello Sport.