Gianni Bugno racconta la sua vita in equilibrio

L’autobiografia di Gianni Bugno.

Milano-Sanremo, Giro d’Italia – indossando la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa – Coppa del Mondo, due Mondiali consecutivi, due Alpe d’Huez, due podi al Tour de France, un Giro delle Fiandre. Erano i primi anni Novanta e Gianni Bugno faceva sognare una Nazione intera. A trent’anni dai suoi più grandi successi, Bugno si racconta nella sua prima autobiografia. Lo fa con quello stile, umile e signorile, che lo ha sempre caratterizzato. Una persona di poche parole, divenuta suo malgrado mito. Lui che odiava le interviste, lui che odiava le luci della ribalta, capace nonostante il carattere schivo di far innamorare migliaia di appassionati in tutto il mondo. Un viaggio in quello che è stato l’ultimo ciclismo prima dell’era moderna, prima degli scandali doping, senza radioline, misuratori di potenza o allenamenti computerizzati. L’ultimo ciclismo ancora a sensazioni, battiti cardiaci ed emozioni, raccontato da chi quel ciclismo lo ha dominato. Gli scontri con altri giganti delle due ruote: da Kelly a LeMond, da Jalabert a Indurain fino alle guerre con El Diablo Chiappucci.

“Per non cadere-La mia vita in equilibrio” è l’autobiografia di Gianni Bugno scritta con Tiziano Marino ed edita da Baldini+Castoldi. La prefazione è di Romano Prodi.

Tiziano Marino (1988) è un giornalista freelance. Dal 2014 al 2018 ha vissuto a Hollywood, Los Angeles, dove ha lavorato come corrispondente per l’agenzia Kika Press & Media scrivendo di cinema e tv. Attualmente è il responsabile comunicazione dell’U. C. AlbinoLeffe. Coautore dell’autobiografia di Damiano Cunego, Purosangue. Il Piccolo Principe, un campione a pane e acqua (2019) e dell’autobiografia di Dario Hübner, Mi chiamavano Tatanka. Io, il re operaio dei bomber di provincia (2020), entrambi pubblicati con Baldini+Castoldi.

 


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