Il direttore della corsa rosa: “Ci saranno quasi 51.000 metri di dislivello”.
Il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni in una nota ha spiegato che il percorso dell’edizione del 2022 sarà tra i più duri degli ultimi anni: “Questo Giro è stato concepito per dare opportunità ai corridori di poter battagliare sin dalle prime tappe cercando una vittoria parziale o inseguendo la Maglia Rosa“.
“Ci saranno quasi 51.000 metri di dislivello, ci saranno tante frazioni insidiose già dal rientro in Italia dopo le tre in Ungheria. Abbiamo voluto inserire nel percorso alcune montagne che hanno fatto la storia ciclistica della nostra corsa come il Santa Cristina – la Montagna Pantani – il Mortirolo, Il Pordoi (Cima Coppi) e il Passo Fedaia ai piedi della Marmolada”.
“Queste salite saranno inserite all’interno delle due tappe chiave del Giro, la Salò – Aprica (che sarà anche la Forzato Wine Stage) e la Belluno – Marmolada (Passo Fedaia). Anche le due cronometro (quella di Budapest e quella di Verona tra le Colline Veronesi) avranno una valenza importante: la prima perché dovrebbe assegnare una nuova Maglia Rosa che potrebbe essere vestita per alcuni giorni, mentre la seconda potrebbe essere il giudice finale di questo Giro e cambiare definitivamente la Classifica Generale”.