Giro d’Italia, Jhonatan Narvaez prima maglia rosa, ma Tadej Pogacar dà già spettacolo
È ecuadoriana la prima maglia rosa del Giro d’Italia 2024. Jhonatan Narvaez ha vinto la prima tappa della 107ª edizione della corsa rosa, 140 km da Venaria Ralea Torino, battendo in volata il tedesco Maximilian Schachmann e lo sloveno Tadej Pogacar, il grande favorito della corsa.
Nelle primissime fasi della corsa vanno in fuga in sei: Fiorelli (Bardiani), Barré (Arkea), Debeaumarché (Cofidis), Calmejane (Intermarché), Ghebreigzabhier (Lidl) e Pietrobon (Polti-Kometa). Fiorelli transita in testa al primo Gran Premio della Montagna, Berzano San Pietro, e poi anche al traguardo volante di Moriondo Torinese.
La seconda salita della giornata è il Colle di Superga, sul quale si transità nel 75° anniversario della tragedia del Grande Torino. Ghebreigzabhier transita solo, poi nella discesa rientrano su di lui Fiorelli, Pietrobon e Calmejane e i quattro arrivano ad avere poco più di 3 minuti di vantaggio sul gruppo degli uomini di classifica.
Poco dopo allungano Ghebreigzabhier e Calmejane, quest’ultimo passa per primo all’Intergiro di Corso Moncalieri, a poca distanza dal primo passaggio sul traguardo, poi sulla salita di San Vito l’eritreo stacca il compagno di fuga che però lo riprende in discsa e i due al primo passaggio sul traguardo hanno 1’47” sul gruppo che, tirato dalla UAE Emirates di Pogacar, ha ripreso tutti gli altri fuggitivi.
L’ultimo a resistere è Calmejane ch riesce a transitare in testa con pochi secondi sul gruppo in cima all’ultimo Gpm, il Colle della Maddalena, a 21,9 km dall’arrivo, mentre perde contatto sulla salita uno degli outsider, Romain Bardet. La Bora-Hansgrohe rileva la UAE in testa al gruppo ma Calmejane aumenta il vantaggio in discesa.
Il francese viene poi ripreso ai meno 9,6 km dal traguardo da un gruppetto capitanato da Damiano Caruso, che si aggiudica il traguardo volante con abbuoni guadagnando 3 secondi poco prima della seconda salita di San Vito, il gruppetto, oltre che da Caruso, da Conci, Pellizzari, De Marchi, Schachmann, Baudin e Honoré.
Scatta Nicola Conci ed è lui ad affrontare da solo in testa la salita con 20 secondi sugli inseguitori e addirittura 45 sul gruppo ma Pogacar innesta subito il turbo, in due scatti è su Conci sulle terribili rampe della salita e sul terzo solo Narvaez gli resiste e transita con lui sulla vetta a 3,9 km dall’arrivo, poi in discesa si riaccoda Schachmann.
Sul traguardo è Narvaez a battere in volata Schachmann e Pogacar, che col terzo posto guadagna anche 4” di abbuono contro i 12” e gli 8” dei suoi compagni di fuga, e guadagna anche ulteriori dieci secondi sugli altri uomini di classifica.
Per Narvaez è la seconda vittoria di tappa al Giro d’Italia dopo quella a Cesenatico del 2020. Domani cè già un arrivo in salita, al Santuario di Oropa, teatro 25 anni fa della più bella vittoria della carriera di Marco Pantani.