Allarme Covid al Giro d’Italia, scattano drastiche contromisure

Allarme Covid al Giro d’Italia, scattano drastiche contromisure

I casi di Filippo Ganna e di Remco Evenepoel hanno convinto l’organizzazione del Giro d’Italia ad adottare drastiche contromisure. La direzione della Corsa Rosa ha diffuso una nota ufficiale: “Alla luce degli ultimi sviluppi inerenti casi di positività riscontrati su alcuni corridori, la Direzione del Giro d’Italia comunica che in tutte le aree di contatto con i corridori sarà obbligatorio l’uso della mascherina”. 

“A titolo esemplificativo e non esaustivo, le aree in cui vigerà l’obbligo sono: parcheggio bus delle squadre (partenza e arrivo), area podio firma, area podio premiazioni, mixed zone, area linea d’arrivo, area conferenza stampa, area antidoping”.

La circolare fa seguito alle parole del direttore del Giro Mauro Vegni alla Gazzetta dello Sport: “Abbiamo mollato un po’ troppo presto l’attenzione. Dobbiamo continuare a tenere alto il livello di guardia. Cominceremo già da questa settimana. Rimetteremo qualche limitazione che era stata abolita, come l’obbligo di portare le mascherine nelle aree in cui si viene a contatto con i corridori, alla partenza e all’arrivo. Non saranno limitazioni al lavoro, ma chiunque vorrà interagire con i corridori dovrà avere la mascherina. Avremmo dovuto farlo prima? Probabilmente sì”.


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