In un’intervista concessa a “Ultimo Chilometro”, Ivan Basso ha parlato del Giro d’Italia, il primo che non affronterà nei panni del corridore.
L’ex ciclista su strada si è ritirato nel 2015 per un tumore al testicolo sinistro: “Il Giro d’Italia non mi manca, semplicemente perché continuo a viverlo, continuo a sentirlo anche se non corro in bici – ha spiegato -. L’ho vissuto da corridore, sono riuscito a vincerlo per due volte realizzando un sogno, ma è una festa nazionale, quindi continuo ancora a sentirlo, fa parte della quotidianità di ogni italiano e anche della mia”.
Basso ha espresso un parere sui possibili favoriti per la corsa rosa e vede in Vincenzo Nibali il principale pretendente al simbolo del primato: “I favoriti della vigilia sono sempre tanti, come tutti gli anni ci sono molti pretendenti alla maglia rosa. Vincenzo ha dimostrato negli anni di avere qualcosa in più rispetto agli altri, quindi ha questo peso del pronostico, ma non credo sia spaventato da questo. Anche la squadra può permettergli di correre un grande Giro”.
“La corsa rosa non si vince solo in montagna o a cronometro – ha aggiunto -, ma bisogna affrontare tante difficoltà giorno dopo giorno: bisogna sempre lottare chilometro dopo chilometro”.
La sua attuale squadra, la Tinkoff, ha in Rafal Majka il proprio capitano: “Rafal è in rampa di lancio per essere uno dei migliori atleti del mondo e credo che abbia tutte le carte in regola per lottare fino alla fine con Nibali e con gli altri favoriti. Ai miei corridori dico sempre che la prima regola è essere presente, la seconda regola è cercare di approfittare per avvantaggiarsi sugli avversari. La Tinkoff è in testa alla classifica World Tour, abbiamo dimostrato di essere una squadra che ha saputo fare bene in tutte le corse, o almeno di essere competitivi a tutte le gare, quindi dobbiamo continuare su questa strada”.