Brambilla fa la ramanzina alle moto

Dopo la fuga nella Muggiò-Pinerolo, che è andata in porto come da previsioni, Gianluca Brambilla si è sfogato parlando con i giornalisti.
 
In particolare il 28enne della Etixx-QuickStep se l’è presa con le moto che precedono il passaggio della corsa, aprendo la strada. Il motivo? Il lecchese, che comunque per lamentarsi ha utilizzato toni amichevoli, felice per la vittoria di tappa del compagno Trentin, è stato ‘annerito’ e rallentato: “Sono felicissimo per Matteo Trentin, che ha vinto una bellissima tappa. Ma mi sarebbe piaciuto giocarmi fino alla fine le mie chances, invece lungo la discesa di Pramartino sono stato rallentato dalle moto”.
 
“Lungo la discesa siamo dovuti scendere sia io che Moreno (Moser, ndr) con i freni tirati. Il regulator mi ha bloccato e affumicato. Non ho potuto fare velocità rispetto a quelli che ci inseguivano. Non è la prima volta che la moto del regolatore decide il Giro d’Italia: vi ricordate cosa è successo sullo Stelvio due anni fa?”, ha concluso polemico il lecchese che non le manda certo a dire, come dimostra il battibecco di giovedì con Moser e la rissa sui pedali con Rovny alla Vuelta del 2014.


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