L’esatto contrario di un’investitura: Mario Cipollini disintegra i velocisti italiani.
“Madre Natura ha i suoi percorsi, purtroppo stiamo soffrendo: abbiamo a che fare con dei pesi massimi come Greipel e Kittel ma siamo dei pesi medi”, si lamenta il ‘Re Leone’ ai microfoni della Rai.
E non è tutto. “Cresceranno? Speriamo. Però per crescere è un po’ tardi, secondo me”, la sentenza dell’ex sprinter toscano, campione del mondo del 2002 a Zolder con una volata imperiale e vincitore di qualcosa come 42 tappe al ‘Giro d’Italia’ tra il 1989 e il 2003.