Si respira aria frizzantina nel mondo del ciclismo. Il Giro d’Italia è alle porte, non potrebbe essere altrimenti. La Corsa Rosa, la più bella del mondo come riconoscono pure i francesi (vedi Pierre Rolland) è giunta alla 99esima edizione e la Lampre-Merida, unica squadra italiana del circuito World Tour, ha ufficializzato i 9 nomi (più la riserva) che il 6 maggio prenderanno il via da Apeldoorn per arrivare a Torino, il 29 maggio.
Alla sede del Gruppo Koelliker di Milano i direttori sportivi Orlando Maini e Mario Scirea hanno elencato i 9 convocati: Diego ULISSI, Valerio CONTI, Roberto FERRARI, Ilia KOSHEVOY, Sacha MODOLO, Matej MOHORIC, Manuele MORI, Przemyslaw NIEMIEC, Simone PETILLI. Riserva: Mattia CATTANEO, reduce da un brutto infortunio.
Sono loro i corridori a tentare di uguagliare (almeno!) la straordinaria impresa del Giro 2015 con i 4 successi di tappa della Lampre-Merida (Polanc all’Abetone, Ulissi a Fiuggi, Modolo a Lido di Jesolo e a Lugano): “Non è che sia facile – ha scherzato Ulissi – ma ce la metteremo tutta come sempre. Il Giro è l’evento che mi ha regalato i successi più importanti della mia carriera. In totale alla ‘corsa rosa’ ho vinto 4 tappe, quest’anno inizio a vincerne una e poi… l’appetito vien mangiando”.
Il team manager Brent Copeland ha riassunto gli obiettivi per il Giro: “La squadra è stata costruita per puntare alle vittorie di tappa, non c’è un vero e proprio uomo di classifica”. Stesso concetto ribadito anche dal presidente Emanuele Galbusera: “Vogliamo aggiudicarci più tappe possibili, sono convinto che possiamo fare un buon Giro, anche per quanto visto in strada sulle Ardenne e al Giro di Turchia”.
A margine della presentazione diretta dal coordinatore generale Andrea Appiani, simpatico siparietto con Luca Ronconi, ad di Mitsubishi Motors Italia, che ha consegnato al ds Mario Scirea un ironico premio di guida pericolosa, assegnato dopo attente valutazioni di alcune voci come “Guida intruppata in pattuglioni di ciclisti”, “Utilizzo plurimo di strumentazioni varie durante la guida” e “Atterrimento psicologico dei passeggeri a bordo”.
Ronconi infatti ha raccontato divertito la sua esperienza sull’ammiraglia Lampre-Merida (ogni Mitsubishi, sponsor del team, percorre 60mila chilometri a stagione) durante la Milano-Sanremo: “È stato bellissimo, mi è piaciuto molto il pathos all’arrivo. È incredibile come in 9 secondi e 89 centesimi Scirea riesca a inchiodare, accostare, scendere, espletare i bisogni fisiologici, risalire e ripartire…”.