Vincenzo Nibali alla Gazzetta dello Sport confessa di avere buone sensazioni dopo le prime due tappe del Giro d’Italia: “Sono al Giro e sono sereno e tranquillo, perché mi sento bene. È stato un percorso lungo (dopo l’incidente al Tour dello scorso anno ndr) ma sono tornato quello che ero. Sono tornato io. Dopo tanta fatica e tanto lavoro, non è stato facile. Tante persone mi hanno aiutato”.
“Nelle prime posizioni? Da Empoli in poi, sì. Negli ultimi cinquanta chilometri. Sapevamo che non sarebbe successo niente di particolare, però era importante stare davanti. Nella zona delle colline del Montalbano si produce un olio molto famoso, le strade sono un po’ scivolose. E poi abbiamo preso tanta pioggia. Se sei davanti puoi impostare le traiettorie al meglio.I compagni mi hanno tenuto lontano dai pericoli. Hanno lavorato soprattutto Bole, Koren, Agnoli. Ho avuto vicino un ottimo Caruso. Ma ci sono anche gli altri, come Garosio, Pozzovivo e mio fratello Antonio: quando dovranno lavorare di più, sulle salite, ci saranno.Antonio dopo la Liegi ha avuto qualche linea di febbre, ma va meglio. Pozzovivo sta bene dopo quella caduta della Freccia Vallone”.