Il ciclista azzurro è tornato sulla prestazione dell’Italia nella prova in linea a squadre a Tokyo 2020.
Giulio Ciccone ha analizzato la prestazione dell’Italia nella prova in linea a squadre a Tokyo 2020, per molti versi insufficiente. Il ciclista teatino è stato il primo della squadra di Cassani a provare a muovere le acque, ma il tentativo non è andato a buon fine: “L’idea era di anticipare, ci ho provato io, poi Damiano (Caruso ndr) e anche Vincenzo (Nibali ndr). È stata una gara strana, condizionata dal tanto caldo e dal tanto stress”.
“Ho cercato di dare il massimo per i miei compagni e penso che abbiamo lavorato bene. Alberto (Bettiol nd) era quello che aveva dimostrato di stare meglio, il nostro compito era quello di cercare di mettere in difficoltà gli altri”, sono le parole riportate da tuttobiciweb.it.