L’arrivo in salita di Anras, in Austria, rivoluziona la classifica del Giro del Trentino Melinda. Il capitano del Team Sky Mikel Landa ha sfruttato al meglio il lavoro dei compagni di squadra e ha attaccato sulle rampe più difficili, quelle finali della 2a tappa della corsa trentina, da Arco ad Anras (220 km), riuscendo a fare subito il vuoto. Lanciato dallo splendido forcing di Moscon, lo spagnolo ha incrementato subito il margine ed è riuscito a mantenere un buon vantaggio fin sul traguardo. Ci si aspettava la reazione di Vincenzo Nibali, ma il leader della Astana non è riuscito a rispondere alla sfida, cedendo sul traguardo 32 secondi. I più veloci a reagire sono stati invece Firsanov, Cunego, Ciccone e Fuglsang, sul traguardo in quest’ordine, che però niente hanno potuto contro un Landa scatenato.
“Non credevo che questa seconda frazione sarebbe stata sufficiente a fare la differenza – ha spiegato Landa – invece i duecento chilometri nelle gambe si sono fatti sentire. La salita era perfetta per le mie caratteristiche e stamattina avevamo programmato di spingere forte fin dal principio, e mettere alla prova gli avversari in salita. Quando mi sono girato e mi sono accorto che più di qualcuno era in difficoltà ho deciso di scattare”.
La tappa più lunga del 40° Giro del Trentino Melinda è partita da Arco alle 8.45 ed è stata caratterizzata da una fuga che ha preso il largo dopo la prima ora di corsa volata a oltre 43 di media. Protagonisti Foliforov, Berlato, Rodriguez, Mendes, Cardoso, Gaffurini e Schoenberger. I sette corridori hanno pedalato di comune accordo, raggiungendo un vantaggio massimo di 3 minuti. Il gruppo ha tenuto la situazione sotto controllo fino in prossimità del confine con l’Austria, quando Astana e Team Sky hanno decisamente accelerato. E’ stato in salita, però, che il Team Sky ha impresso il forcing decisivo, lanciando Landa verso la vittoria di tappa e la maglia di leader della classifica generale.
Per il corridore basco si tratta del secondo centro nella corsa del GS Alto Garda, dopo il traguardo del Bondone nel 2014, e in terra trentina aveva già trionfato anche a Madonna di Campiglio allo scorso Giro d’Italia: “Amo questi luoghi, che mi stanno regalando soddisfazioni anche sul piano sportivo. Spero non sarà l’unico giorno con questa maglia addosso: non so se sarò il primo spagnolo a vincere il Giro del Trentino Melinda, ma di sicuro oggi sono un po’ più vicino all’obiettivo.”
In sole 24 ore il controllo della corsa passa di mano: dalla Astana, che ha dominato la cronosquadre inaugurale Riva del Garda-Torbole, al Team Sky. Ma Landa non si fida di Nibali: “Il percorso offre molte opportunità per attaccare, e dopo il periodo in altura, Vincenzo si sentirà meglio giorno dopo giorno: i giochi sono ancora apertissimi.”
C’è un precedente che fa ben sperare Landa. Già l’anno scorso sempre un corridore del Team Sky, Richie Porte, si aggiudicò la seconda frazione del Giro del Trentino Melinda, vestendo anche la maglia di leader. Come sia andata a finire, lo ricordiamo tutti.
Domani, Landa e il Team Sky dovranno difendere il simbolo del primato nella terza tappa, 204 km da Sillian (Austria) a Mezzolombardo (diretta Rai Sport 1 dalle 15.00). Nel mezzo, le salite di Nova Ponente e, soprattutto, Fai della Paganella, anteprima di quanto vedremo nella 16a tappa del prossimo Giro d’Italia. E chissà, magari anche i protagonisti potrebbero essere gli stessi.
ORDINE D’ARRIVO (primi cinque)
1) Mikel Landa (Team Sky) in 5h18’12” alla media di 41.450
2) Alexander Firsanov (Gazprom Rusvelo) a 4”
3) Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini) a 13”
4) Giulio Ciccone (Bardiani Csf) a 14”
5) Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) a 14”