Addio ad Antonio Michele Pagliara.
La notizia è calata come un macigno sulla Federazione Ciclistica Italiana, sul gruppo dei Giudici di Gara della FCI e sui tanti amici e colleghi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. E’ scomparso oggi Antonio Michele Pagliara, presidente della Commissione Giudici Gara e figura di spicco in ambito federale. Aveva 60 anni, era nato a Lecce il 29 settembre 1960.
“Era alla fine del secondo mandato – il primo commento del presidente Dagnoni appena avuta la notizia -. Una persona profondamente innamorata del ciclismo che ha sempre dimostrato grande competenza e abilità nel gestire le situazioni di gara più complicate. Come giudice internazionale ha più volte rappresentato con onore l’Italia ad alto livello. Personalmente lo ricordo anche in pista nelle prove di derny dove ha sempre ottenuto il massimo rispetto da parte di corridori e tecnici. Una grave perdita per il nostro movimento.”
Giudice di Gara dal 1979 (a soli 19 anni) ha percorso tutti i gradini della carriera di giudice in seno alla Federazione. Giudice Internazionale nel 1984, è stato anche consigliere regionale della Puglia prima di diventare presidente della Commissione Nazionale Giudici di Gara nel 2014.
Sotto la sua direzione la Commissione ha avviato un processo di generale cambiamento e ringiovanimento nell’ambito di una maggior ricerca di parità di genere. Da questo punto di vista lui stesso ha spesso sottolineato, con una punta di giustificato orgoglio, il numero crescente di nuovi commissari nazionali e internazionali formati in questi anni, oltre la metà dei quali donne.
Altra cifra distintiva della sua presidenza quella legata al modo di interpretare il ruolo di commissario gara, come sottolineato anche dal presidente Dagnoni nel suo ricordo: una figura autorevole ma non autoritaria, in grado di gestire le situazioni più complesse con la fermezza dei regolamenti ma con profonda umanità. Crediamo sia questa l’eredità maggiore che Antonio Michele Pagliara lascia ad un corpo giudici ancora scosso dalla notizia.
“Il presidente Dagnoni, anche a nome di tutto il movimento ciclistico, del Consiglio Federale, del corpo dei Commissari gara esprime i sensi del più profondo cordoglio ai familiari per la grave e improvvisa perdita” si legge nella nota della FCI.