Nella serata di giovedì, in Spagna, sul canale televisivo Cero, Adriano Malori in un’intervista-documentario al programma Informe Robinson ha parlato della sua lunga riabilitazione dalla terribile caduta avvenuta il 22 gennaio scorso al Tour de San Luis. Il corridore della Movistar ha raccontato l’incidente e il lungo cammino che lo ha riportato in sella a settembre al Grand Prix de Québec.
“La seconda parte del mio recupero si vedrà il prossimo anno. Li si vedrà se potrò tornare ad essere l’Adriano Malori di prima, quello che vinceva le crono, che era vicecampione del mondo. Questi sono i dubbi che ho. Però è altrettanto certo che ho un grande aiuto, ed è qui”, le sue parole.
Il corridore parmigiano nella caduta al Tour de San Luis sbattè la testa, si ruppe lo zigomo e la clavicola destri, finendo in un coma indotto. Da lì in avanti è una Odissea: l’incapacità di parlare spagnolo, lingua che conosce benissimo, la lunga terapia per tornare a muovere mano e braccio. “Io non ho fatto altro che lottare per la vita. Puoi vincere Tour, Vuelta, Mondiali, quello che vuoi: nessuna vittoria sarà come questa”.
Malori è caduto nuovamente alla Milano-Torino, fratturandosi la clavicola sinistra: “Mi alzerò anche stavolta”.