Maurizio Fondriest si coccola già Filippo Ganna ma non dimentica Vincenzo Nibali

Le parole di Maurizio Fondriest

Maurizio Fondriest non è ancora il nuovo ct della Nazionale di ciclismo e in un’intervista ad Oasport frena, anche se sembra chiaramente il favorito per il dopo Cassani. “Non c’è niente di definito, ho solo incontrato il Presidente Dagnoni per parlare così come hanno fatto con altri possibili C.t. Adesso penso che la Federazione dovrà valutare in base ai vari incontri chi scegliere. Io non sono ancora certo di poter essere disponibile, sono anche procuratore e insieme al Alberati abbiamo molti ragazzini che hanno fiducia in quello che facciamo. Al momento ci siamo presi un po’ di tempo per valutare e riflettere. Io ho sempre sostenuto Cordiano perché secondo me è una persona molta valida, oltre ad essere un amico, ma non ho mai chiesto né pensato di fare il commissario tecnico perché c’è sempre stato Cassani che sa fare questo lavoro bene. E’ successo un po’ tutto all’improvviso.” 

“Come lavorerò? Non ci voglio pensare al momento, prenderò la questione in considerazione nel caso in cui tutto dovesse combaciare. Il discorso generale che ho sempre fatto, anche insieme a Saronni, è che dobbiamo riuscire a vedere quelle nazioni che negli anni hanno fatto bene partendo dalla base. Il C.t dei professionisti si ritrova a scegliere tra un parterre di grandi corridori ma questi non nascono dal nulla, fatta eccezione per qualche talento, ma da un lavoro alla base e quindi con i più giovani. Penso che il nuovo organico della Federazione abbia ben chiaro questo concetto. Poi servono più soldi: lo sport in generale è la cosa più bella su cui si possa investire per crescere atleti che poi tra qualche anno possano regalare grandi soddisfazioni. Concludo dicendo che fare il commissario tecnico della Nazionale è qualcosa di davvero prestigioso e nel caso dovessero chiedermelo sarei felicissimo ma devo anche essere responsabile nelle scelte e decisioni.” 

A chi gli fa notare che l’Italia non ha uomini per i grandi giri, Fondriest infine risponde così. “Un corridore come Nibali non lo costruisci. Ce l’hai e basta. E’ una ruota che gira per tutte le nazioni. In questi anni abbiamo dei cronoman eccezionali: non solo Ganna, ma anche Affini e Milan. Corridori come Bugno, Basso e Nibali sono talenti che sono già nati per le corse a tappe. Quanto dobbiamo tornare indietro per trovare così tanti forti cronoman come in questi anni? Sinceramente io non ho ricordi di parterre così vasti, ripeto è una ruota che gira”.


Articoli correlati