Peter Sagan in un’intervista alla Gazzetta dello Sport fa il punto a pochi giorni dalla Milano-Sanremo. “La pressione è inutile. Anzi, è dannosa perché ti può portare facilmente a commettere degli errori. E’ una corsa in bici, nella vita non cambia niente”.
I favoriti? “Dipende da come andrà la corsa. Questa è una corsa dove puoi non sbagliare nulla, eppure non avere fortuna, che in una corsa così è determinante. Certo, Alaphilippe, Elia Viviani e Fernando Gaviria vanno forte, però non si può dire chi è il favorito. Come si è visto alla Tirreno, a causa del problema intestinale che ho avuto a Sierra Nevada, non sono al cento per cento. La Sanremo però è una corsa particolare con tre salite facili e una discesa, quella del Poggio, dove devi fare molta attenzione perché è più facile perdere che guadagnare. E solo sui Capi cominci a capire come stai”.
La Bora-Hansgrove ha in squadra anche un velocista puro come Sam Bennett: “Vedremo,magari io non passo nemmeno il Poggio. Chi lo sa…”.
“L’anno scorso, con un Mondiale non adatto a me, non avevo più grossi stimoli. Viceversa la mia stagione comincia ora e vincere una grande classica è il primo obiettivo”.