Morte Scarponi, vergogna social senza limiti

Una vergogna senza limiti.

Michele Scarponi, lo sfortunato ciclista morto sabato nella sua Filottrano, è stato oggetto di pesanti considerazioni offensive su diversi profili social. Immediato l’intervento della Polizia Postale, alla quale si sono subito rivolti sia l’Associazione italiana corridori (Accpi) sia la Lega del ciclismo professionistico: sono stati chiusi e oscurati profili e pagine indegne.

C’erano più di 5.000 persone martedì pomeriggio sul campo del centro sportivo di Filottrano, dove si sono svolti i funerali.

Insieme alla la moglie Anna e i due figli di neppure 5 anni, e ai genitori di Michele, non potevano mancare i compagni di squadra dell’Astana ma anche colleghi come il campione del mondo in carica Peter Sagan, il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco. Applausi e lacrime all’arrivo del feretro, prima dell’omelia dell’arcivescovo di Ancona-Osimo cardinal Edoardo Menichelli.”Michele è esempio di sacrificio, non per primeggiare, ma per essere compagno; un esempio di collaborazione, dell’essere squadra”, ha detto il porporato ricordando un incontro con Scarponi.

“Consolazione e pacificazione”, ha aggiunto il religioso, chiedendo una preghiera anche per l’investitore del corridore, che “porta nel cuore il rimorso di aver drammaticamente segnato la vita di Michele e della famiglia”.


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