Nibali gode, ma pensa già alla classica

Buona la prima: la Astana ha conquistato la cronosquadre nell’esordio al Giro del Trentino, staccando di 14 secondi le inseguitrici Team Sky e AG2R La Mondiale.

Vincenzo Nibali non può che esserne felice, nonostante sia partito in sordina, ed esterna tutta la sua gioia ai microfoni di SpazioCiclismo: “Questa è una vittoria di squadra ed è molto importante. È stato uno sforzo molto violento perché erano solo dodici chilometri e mezzo e siamo stati bravi tutti quanti. Siamo partiti subito forte e nella parte finale siamo riusciti ancora a guadagnare secondi importanti e quindi siamo molto soddisfatti della nostra prestazione. Dopo un periodo di duro lavoro in preparazione degli appuntamenti più importanti della stagione la condizione sembra buona e adesso vedremo nelle prossime tappe dove serve molto più fondo”.

Eppure lo ‘Squalo dello Stretto’ ha già la testa proiettata più avanti. Non solo al Giro d’Italia, che il messinese affronterà da favorito e che è un suo grandissimo obiettivo stagionale, ma soprattutto alla quarta delle cinque ‘classiche monumento’: “Mi aspetta una Liegi-Bastogne-Liegi e poi una settimana di stacco prima di affrontare il Giro. La classica monumento è corsa molto difficile: anche se sei al 100% della condizione, non può bastare”.

“L’ho provato sulla mia pelle nel 2012, quando sono arrivato secondo pur essendo al meglio – ha proseguito Nibali, che in quell’occasione, quando era ancora alla Liquigas, divise il podio proprio con due corridori Astana, Maksim Iglinskij ed Enrico Gasparotto -, ma anche altre volte ho affrontato la gara con una buona forma non sono riuscito a fare il risultato sperato; è una corsa difficile ed affascinante anche per questo e poi conta il fondo e bisogna avere energie nel finale. È un ottimo banco di prova in vista del Giro d’Italia”.


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