Nibali svela il retroscena dell’impresa

Vincenzo Nibali alla Gazzetta dello Sport racconta le emozioni e il retroscena della vittoria nella ventesima tappa del Tour: “C’è una morale in tutto questo. C’era chi pensava che potessi andare a casa, io non ho certo vissuto giorni facili, ma una corsa come il Tour va onorata. Non si molla. Una rivincita verso chi mi ha criticato? Ma no. Cosa importa. Dentro di me non c’è rabbia, c’è felicità”.

Lo Squalo spiega: “Il piano non era questo. Volevo restare in gruppo più tempo, ma è andata via una fuga buona e mi sono buttato. La salita l’ho interpretata come una cronoscalata senza perdere mai il colpo di pedale. A circa 13 km dalla fine, ho temuto per il ritorno dei migliori, e ho rotto gli indugi. Non era facile da gestire lo sforzo, io sono più adatto alle tappe lunghe. Ma ero concentratissimo fin dal chilometro zero”.

Il retroscena su Sagan, che in zona mista gli ha ricordato “Te l’avevo detto”: “Peter è grandioso. Nelle tappe precedenti ero stanco, lui mi ha detto: “Dai, fai gruppetto con me, recupera un po’ di energie, poi in montagna gli fai vedere chi è Vincenzo”.


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