Nel corso di una diretta Instagram in cui ha risposto alle domande dei suoi tantissimi followers (quasi due milioni), Peter Sagan si è confessato a 360 gradi, partendo dalla sua prima partecipazione al Giro d’Italia.
“Non conoscevo il Sud, ho scoperto posti nuovi, come la Sicilia o il Parco Nazionale dell’Abruzzo. E ho anche assaggiato piatti mai provati prima, come gli arancini a Palermo. Buonissimi. Quello che ricordo bene è il mal di gambe dei giorni successivi alla fine della corsa rosa. Partecipare ha reso più completo il mio essere corridore. E mi sono anche divertito. Non è stata ma mia miglior stagione ma non mi lamento”.
Sagan ha poi parlato di alcuni colleghi: “Ganna è un buon amico, può vincere tantissimo, ma non chiedetemi se può competere per la classifica di un grande giro, questo lo può sapere solo lui. Nibali ha fatto il massimo, è stato un anno strano per tutti e i veri tifosi non sono quelli che lo criticano. Froome? Il solo fatto di vederlo tornare dopo l’incidente che ha avuto gli rende onore. Van der Poel è fortissimo ma non credo piacerebbe neanche a lui essere mio compagno di squadra. Due chef in cucina sono troppi…”.